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venerdì 18 marzo 2016

STANCHEZZA DI PRIMAVERA

La primavera è alle porte e comincia a farsi sentire la stanchezza. E' fisiologico!  Tutta la natura si risveglia e anche il nostro organismo entra in armonia con i cambiamenti climatici e accusa sonnolenza e senso di spossatezza. Purtroppo la vita di tutti i giorni non ci permette di riposare sugli allori e allora tutti siamo alla ricerca di qualcosa che ci  dia una mano almeno ad arrivare alla fine della giornata.

Ci vengono in aiuto i classici complessi vitaminici, tipo Supradyn o Multicentrum, ma a parere mio servono di più ad integrare delle carenze alimentari. 
I sali minerali, sono più mirati a ripristinare i liquidi, quindi sono perfetti in estate, per chi fa molto sport, o in seguito a virus gastrointestinali. 
La pappa reale è un buon tonico, ma aiuta anche l'appetito e molte donne (perennemente attente alla linea) non vogliono nulla che aumenti la loro voglia di mangiare!

Molte piante officinali hanno buone caratteristiche energetiche  , non sovraccaricano l'organismo e non fanno ingrassare:

  1. COLA : Si utilizzano i semi. Hanno proprietà energetica e stimolante. Sostiene l'organismo in caso di affaticamento
  2. ELEUTEROCOCCO: Pianta originaria della Siberia. Ha proprietà stimolanti e antistress. aumenta la resistenza a stress fisici e mentali.
  3. GINSENG : la radice ha buone proprietà energetiche. Ha azione tonica sul cuore. va assunto con cautela da chi soffre di ipertensione.
  4. GUARANA' : Si utilizzano i semi. E' energizzante, saziante, stimolante e oltretutto riduce il colesterolo e la glicemia
  5. RODIOLA : Si usa il rizoma. Buone capacità antistress, favorisce la memoria e l'apprendimento.In Siberia è nota come "pillola della felicità".


venerdì 26 febbraio 2016

LA CELIACHIA IN PAROLE POVERE

Tutti avrete sentito parlare di celiachia. Anni fa era una condizione perlopiù sconosciuta. 
Chi ne soffriva spesso non ne era nemmeno al corrente.
In realtà non è una malattia in senso stretto del termine, ma una condizione difficile da diagnosticare.


Spesso rimane silente per anni, salvo poi manifestarsi in maniera importante in età adulta. Nella maggior parte dei casi si mostra con tipici sintomi gastrointestinali, ma in alcuni soggetti porta a rallentamento nella crescita , infertilità nella donna e infiammazioni al colon che, se non curate possono portare al tumore.

1 persona su 100 in Italia oggi sa di avere la celiachia

MA DI FATTO COS'E'?

E' una reazione dell'organismo ad una proteina contenuta nel glutine, la GLIADINA.
L'organismo risponde alla presenza di questa proteina producendo anticorpi e sviluppando una forte infiammazione a livello dell'intestino.
I villi intestinali, sempre infiammati, si appiattiscono e non sono più in grado di provvedere al giusto assorbimento delle sostanze nutritive. 
Affinchè avvenga questa reazione ci deve essere una predisposizione genetica e la presenza nell'organismo di una quantità di glutine di almeno 100mg. al giorno.
La predisposizione è due volte più frequente nelle donne, e molto più comune nelle popolazioni di razza caucasica, perchè hanno dei consumi di glutine decisamente superiori rispetto ad asiatici e africani.

E IL GLUTINE? DOVE SI TROVA?

Il glutine è una sostanza che si forma dall'impasto con acqua della farina di alcuni cereali: avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta, triticale.
Quindi lo possiamo trovare nella pasta, nei dolci, nel pane, nella birra, in tutti i prodotti da forno...


COME SI FA LA DIAGNOSI?

La prima cosa da fare è un esame del sangue.
Va fatto dopo un periodo in cui si assume regolarmente glutine, altrimenti potrebbero esserci dei risultati errati.
Si vanno a cercare degli anticorpi particolari

  • tTGA
  • EMA
  • AGA
Se i valori di questi anticorpi sono elevati c'è una forte probabilità di essere celiaci. Se 2 di questi hanno valori normali lo si può escludere, ma se la positività riguarda 2 su 3 o se i valori sono borderline è necessario fare altri accertamenti. Infatti la celiachia spesso mostra sintomi sovrapponibili ad altre patologie intestinali, come il morbo di Chron, l'insufficienza pancreatica, la sindrome da colon irritabile.

Gli accertamenti successivi consistono in una ESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA che culmina con una BIOPSIA DUODENALE. E' un esame invasivo, ma è l'unico in grado di andare a vedere fisicamente la condizione dei villi intestinali.

Esiste un nuovo test diagnostico, rapido e non invasivo che misura il rilascio delle citochine infiammatorie, ma è ancora in fase sperimentale. Questo test permetterà di evitare di introdurre glutine (cosa che crea problemi ad un celiaco) se non per i 3 giorni precedenti all'esame, e , si spera, potrà evitare la biopsia.

ESISTE UNA CURA?

Si e no. Non essendo una malattia, non c'è una cura, ma un atteggiamento. E' necessario evitare di ingerire glutine. Per fortuna oggigiorno moltissime aziende hanno dedicato linee complete di pane, farina, dolci e prodotti da forno senza glutine, a chi ne ha bisogno.
Le più famose sono Schar, Biaglut, Giusto.
Sul territorio italiano avrete visto anche molti negozi interamente dedicati a questo problema, che preparano anche alimenti freschi.
Molti ristoranti sono attrezzati: è necessario avere delle pentole e delle stoviglie apposite, perchè non ci può essere contaminazione!
Se invitate a casa vostra una persona celiaca informatevi senza problemi dell'atteggiamento che dovrete tenere nel cucinare. Spesso la cosa più semplice è evitare glutine nel menù! Per una sera si può fare! oppure abbiate l'accortezza di tenere il cibo del celiaco ben separato dal vostro!


giovedì 14 gennaio 2016

ERITEMA DA PANNOLINO

Difficilmente ad una mamma non è mai capitato di vedere il proprio bimbo con il sederino arrossato.
Quando il bebè ha il culetto rosso , spesso si tratta di eritema da pannolino.
Interessa il 70% dei neonati dopo la prima settimana di vita e fino ai 18 mesi e oltre.
Si tratta di una normale irritazione della cute che porta a rossore soprattutto in corrispondenza delle pieghe e delle aree convesse.

Sarebbe bene, quanto prima, mostrare il bambino al pediatra, in quanto potrebbe essere confuso con altri problemi più seri e che necessitano di cura medica.

LA NOSTRA PELLE

L'epidermide di un adulto sano è ricoperta di uno strato idrolipidico, prodotto dalle ghiandole sebacee e sudoripare che, col ph acido della cute crea uno strato di protezione. Il neonato invece, deve ancora adattarsi all'ambiente esterno, non ha ancora un ph acido e quindi la sua pelle è più soggetta ad aggressioni. A questo aggiungiamo la costante umidità prodotta dalle urine e dal pannolino che crea un ambiente favorevole al manifestarsi di tutti questi problemi:


  • dermatite o eritema da pannolino:   riconoscibile da puntini rossi nell'area ricoperta dal pannolino. Le cause possono essere lo sfregamento, l'umidità eccessiva, il calore.
  • dermatite atopica : chiazze rosse e pruriginose. Le cause sono endogene, ma sicuramente il caldo o il freddo eccessivo possono solo peggiorare le cose
  • candida : le aree arrossate diventano ben delimitate e circondate da un alone, possono comparire vescicole o pustole.
  • dermatite allergica : arrossamento su tutta l'area, gonfiore, presenza di vescicole. in questo caso è essenziale cambiare tipo di pannolino.

Parliamo ora del normale eritema da pannolino, che normalmente si risolve, con i giusti accorgimenti nell'arco delle 72 ore. 

Regole per la prevenzione e la cura:
  1. cambiare regolarmente il pannolino ed evitare che l'umidità rimanga troppo tempo a contatto con la pelle del piccino.                                                                                                                     
  2. Utilizzare detergenti delicati e applicare una pasta protettiva ad ogni cambio. Se l'eritema è presente sostituire il detergente delicato con acqua fresca. Non usare detergenti che contengano profumi o coloranti.                                                                                                                                
  3. Non strofinare la pelle per asciugarla, ma tamponarla delicatamente                                                    
  4. Non rimettere il pannolino se la pelle è ancora umida                                                                            
  5. lasciare il bambino per un po' di tempo ogni giorno senza pannolino per far respirare la pelle.

QUALI SONO LE PASTE ADATTE DA APPLICARE AD OGNI CAMBIO?

Le classiche all'ossido di zinco vanno bene come protettive, ma spesso , quelle molto lipofile sono talmente persistenti che vanno strofinate per l'eliminazione e quindi vanificano tutti i nostri buoni propositi. Se il bambino ha la pelle particolarmente delicata ed è soggetto a dermatiti meglio preferire lanolina e pantenolo.
La lanolina è molto simile al sebo umano quindi  utile per proteggere la cute da sostanze irritanti. L'unica cosa fastidiosa è che la lanolina pura è piuttosto densa ed ha cattivo odore. 
Il pantenolo ha un ruolo importante nei processi di rigenerazione cellulare e quindi aiuta il benessere della nostra "barriera cutanea". 

In commercio esistono diverse formulazioni:
Fissan, babygella, penaten,  sono le marche più famose per paste all'ossido di zinco.
Eryplast è pasta all'acqua, quindi con ossido di zinco al 25%. Crea una barriera efficace, ma è difficile da eliminare.
Purelan è sola lanolina, usata anche per ragadi della mammella
Bepanthenol contiene lanolina  e pantenolo ed ha il vantaggio di essere trasparente ed inodore, di facile stendibilità.

E' inutile ricordare, che se la situazione non dovesse migliorare o ci sono vescicole e pustole è necessario sentire il medico.

Un consiglio in più che mi sento di dare. Ultimamente sento molti neogenitori che, in uscita dall'ospedale, vengono ad acquistare il cotone idrofilo per pulire il culetto del bambino. Indubbiamente il contatto col cotone è il migliore in assoluto, ma per esperienza non userei il cotone idrofilo, che può lasciare antipatici peli sulla pelle del bebè, meglio delle garzine di cotone. 
O meglio ancora, acqua corrente!

mercoledì 16 dicembre 2015

TISANA PER LE FESTE

Non mi so spiegare il motivo,  ma sotto le feste molte persone amano consumare tisane. Forse il freddo invoglia ad assumere bevande calde o forse le vacanze concedono un pò  di tempo libero per un attimo di relax. 

Suggerisco allora una tisana depurativa, dal buon sapore e utile per depurare il nostro organismo magari un pò appesantito dall'alimentazione non proprio leggera delle feste.

Bardana radice 30g
Carciofo foglie 20g
Tarassaco foglie 20g
Boldo foglie 10g
Achillea sommità 10g
Finocchio semi 5 g
Melissa foglie 5g

Mettere un cucchiaino di miscela in 250 ml. Di acqua bollente, coprire il recipiente in modo da lasciare in infusione per qualche minuto. Filtrare. Bere un paio di volte al giorno.

I componenti di questa tisana lavorano in sinergia su stomaco, fegato, reni e intestino lasciando una piacevole sensazione di leggerezza in tutto il sistema gastroenterico.

Da provare!

giovedì 26 novembre 2015

TOSSE GRASSA O TOSSE SECCA?

Spesso quando vi recate dal vostro farmacista per ottenere un rimedio per la tosse, vi sentite chiedere: " grassa o secca? ".
Da farmacista il più delle volte vi assicuro che la risposta è : "un po' tutte due! "
Questo mi fa capire che forse non è ben chiaro il concetto.

Innanzitutto:
COS'E' LA TOSSE

E' la risposta naturale dell'organismo alla presenza di qualcosa di fastidioso o dannoso a livello del tratto respiratorio. 
Espulsione rapida di aria dai polmoni.

Le cause della tosse sono diverse: 
  1. infezioni delle vie aeree, o infiammazioni
  2. asma
  3. allergie
  4. presenza di sostanze fastidiose ( polvere, sostanze chimiche)
  5. acidità gastrica
  6. alcuni farmaci, soprattutto anti-ipertensivi

La tosse "grassa" è quella dove si sente la presenza di catarro.
La tosse "secca" invece è quella fastidiosa e continua che non è accompagnata da catarro . 

Per la tosse "grassa" sono utili i MUCOLITICI. 

Spesso si è ingannati dalla percezione che il catarro sia già qualcosa di fluido, e molte persone pensano di non dover utilizzare un fluidificante. 
In realtà è proprio il mucolitico, che diluisce il catarro e ne permette l'eliminazione!!
Usando un sedativo nel caso di tosse grassa, si impedisce il meccanismo che porta alla guarigione. Bisogna , invece, rendere il catarro morbido e permettergli di uscire dai bronchi. Se non si facesse questo, si disidraterebbe e ristagnerebbe, diventando sito probabile di infezione, portando a patologie bronchiali.

I mucolitici esistono in forma di sciroppo (occhio allo zucchero se si è diabetici), bustine, compresse, aerosol. Ognuno sceglierà la formulazione più adatta seguendo anche il consiglio del farmacista.
  • acetilcisteina (fluimucil ): in grado di rompere i polimeri del muco
  • bromexina (bisolvon) e ambroxolo (lintos, mucosolvan) : rendono il muco più acquoso e meno vischioso
  • carbocisteina (lisomucil ): modifica la secrezione del muco
  • guaifenesina ( vicks fluidif.) : stimola l'espulsione
Inalare vapori balsamici aiuta l'espettorazione.
Bere molto: tisane, latte e miele, acqua


Per la tosse secca, invece servono dei sedativi.

Questi però vanno assunti con attenzione, perchè sono solo dei sintomatici e , interrompere lo stimolo naturale della tosse potrebbe ritardare la diagnosi di una malattia che invece va curata con altri farmaci.
Il sedativo occorre quando una tosse insistente non permette il riposo, o quando, in seguito a visita medica si è appurato che la tosse è solo la conseguenza di infiammazione alle alte vie aeree.
Quando laringe e trachea , sono infiammate, non si ha la produzione di catarro, ma quel fastidio alla gola che induce la tosse.


I sedativi esistono in caramelle, sciroppi, gocce.
Agiscono sul centro della tosse, quindi a livello nervoso.
Il più forte sedativo per la tosse è la codeina  (paracodina), ma non è di libera vendita in quanto rientra nella categoria dei blandi stupefacenti.
I sedativi di libera vendita sono:
  • destrometorfano (bronchenolo cp., vicks tosse )
  • dropropizina (actiribex tosse, tiocalmina)
e una serie di associazioni anche con antistaminici.

E' importante non trascurare la tosse se associata ad altri sintomi, come malessere, febbre o se si trascina da molto tempo. La tosse è solo un sintomo, quindi va curata prima la patologia che ne è la causa....  per questo bisogna recarsi dal medico che vi ausculterà il torace  e vi prescriverà la giusta terapia.  Se siete dei fumatori, cercate di ridurre il fumo, non fa certo bene !
Dormire con la testa sollevata vi aiuterà ad avere meno accessi notturni.