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giovedì 26 novembre 2015

TOSSE GRASSA O TOSSE SECCA?

Spesso quando vi recate dal vostro farmacista per ottenere un rimedio per la tosse, vi sentite chiedere: " grassa o secca? ".
Da farmacista il più delle volte vi assicuro che la risposta è : "un po' tutte due! "
Questo mi fa capire che forse non è ben chiaro il concetto.

Innanzitutto:
COS'E' LA TOSSE

E' la risposta naturale dell'organismo alla presenza di qualcosa di fastidioso o dannoso a livello del tratto respiratorio. 
Espulsione rapida di aria dai polmoni.

Le cause della tosse sono diverse: 
  1. infezioni delle vie aeree, o infiammazioni
  2. asma
  3. allergie
  4. presenza di sostanze fastidiose ( polvere, sostanze chimiche)
  5. acidità gastrica
  6. alcuni farmaci, soprattutto anti-ipertensivi

La tosse "grassa" è quella dove si sente la presenza di catarro.
La tosse "secca" invece è quella fastidiosa e continua che non è accompagnata da catarro . 

Per la tosse "grassa" sono utili i MUCOLITICI. 

Spesso si è ingannati dalla percezione che il catarro sia già qualcosa di fluido, e molte persone pensano di non dover utilizzare un fluidificante. 
In realtà è proprio il mucolitico, che diluisce il catarro e ne permette l'eliminazione!!
Usando un sedativo nel caso di tosse grassa, si impedisce il meccanismo che porta alla guarigione. Bisogna , invece, rendere il catarro morbido e permettergli di uscire dai bronchi. Se non si facesse questo, si disidraterebbe e ristagnerebbe, diventando sito probabile di infezione, portando a patologie bronchiali.

I mucolitici esistono in forma di sciroppo (occhio allo zucchero se si è diabetici), bustine, compresse, aerosol. Ognuno sceglierà la formulazione più adatta seguendo anche il consiglio del farmacista.
  • acetilcisteina (fluimucil ): in grado di rompere i polimeri del muco
  • bromexina (bisolvon) e ambroxolo (lintos, mucosolvan) : rendono il muco più acquoso e meno vischioso
  • carbocisteina (lisomucil ): modifica la secrezione del muco
  • guaifenesina ( vicks fluidif.) : stimola l'espulsione
Inalare vapori balsamici aiuta l'espettorazione.
Bere molto: tisane, latte e miele, acqua


Per la tosse secca, invece servono dei sedativi.

Questi però vanno assunti con attenzione, perchè sono solo dei sintomatici e , interrompere lo stimolo naturale della tosse potrebbe ritardare la diagnosi di una malattia che invece va curata con altri farmaci.
Il sedativo occorre quando una tosse insistente non permette il riposo, o quando, in seguito a visita medica si è appurato che la tosse è solo la conseguenza di infiammazione alle alte vie aeree.
Quando laringe e trachea , sono infiammate, non si ha la produzione di catarro, ma quel fastidio alla gola che induce la tosse.


I sedativi esistono in caramelle, sciroppi, gocce.
Agiscono sul centro della tosse, quindi a livello nervoso.
Il più forte sedativo per la tosse è la codeina  (paracodina), ma non è di libera vendita in quanto rientra nella categoria dei blandi stupefacenti.
I sedativi di libera vendita sono:
  • destrometorfano (bronchenolo cp., vicks tosse )
  • dropropizina (actiribex tosse, tiocalmina)
e una serie di associazioni anche con antistaminici.

E' importante non trascurare la tosse se associata ad altri sintomi, come malessere, febbre o se si trascina da molto tempo. La tosse è solo un sintomo, quindi va curata prima la patologia che ne è la causa....  per questo bisogna recarsi dal medico che vi ausculterà il torace  e vi prescriverà la giusta terapia.  Se siete dei fumatori, cercate di ridurre il fumo, non fa certo bene !
Dormire con la testa sollevata vi aiuterà ad avere meno accessi notturni.


martedì 17 novembre 2015

HO DOLORE E IL MEDICO MI PRESCRIVE ANTIDEPRESSIVI. PERCHE'?

Da farmacista spesso mi capita di dover rassicurare clienti, che andati dal medico per un mal di schiena cronico o per dolori insistenti, si vedono prescrivere farmaci che, all'apparenza hanno poco a che fare con il loro problema, come antidepressivi e antiepilettici.

E' bene sapere che circa 2 milioni di persone in italia soffrono di quel che viene definito 
DOLORE NEUROPATICO.

Normalmente il nostro tessuto nervoso ci permette di sentire dolore quando qualche "distretto" del nostro corpo sta subendo un danno. 
Il dolore è il primo meccanismo di difesa per farci correre ai ripari. 
Nel momento in cui il problema viene risolto, il male cessa.
Ci sono dei casi, però , in cui il danno riguarda il tessuto nervoso stesso: in questi casi noi continueremo a percepire dolore anche se in realtà non ci sono cause specifiche. In questo caso parleremo di dolore neuropatico ( centrale o periferico)
Non è facile per un medico, riuscire a capire qual è l'origine del dolore: spesso le componenti nocicettive si uniscono a quelle neuropatiche, ma è comunque possibile con indagini specifiche risalire alla causa.
I sintomi di un dolore neuropatico sono : bruciori, risposte esagerate a stimoli normalmente poco dolorosi, formicolii.


Alcune patologie importanti hanno una forte componente neuropatica ( diabete,  HIV, sclerosi multipla ) e in questi casi sarà l'accordo di più specialisti a decidere la giusta terapia, ma si parla anche di mal di schiena irradiato, per intendere un dolore neuropatico che colpisce tutta la schiena senza essere correlato a null'altro, oppure di dolore post-erpetico in seguito ad Herpes.

I farmaci   agiranno  sul tessuto nervoso stesso.
L'attuale trattamento farmacologico prevede l'utilizzo di antidepressivi triciclici e anticonvulsivanti, cioè farmaci usati per la depressione e per l'epilessia (duloxetina, venlafaxina, gabapentin), magari abbinati ad antidolorifici come il tramadolo.
Nella neuropatia erpetica spesso vengono prescritti anestetici in forma di cerotto.

Il consiglio è di attenersi ai consigli del medico. Spesso i dosaggi di questi farmaci, vanno aggiustati in corso di terapia, perchè non tutti reagiamo alla stessa maniera a molecole di questo tipo, ma armiamoci di pazienza e buona volontà e diamo fiducia alla medicina. Comunque, in caso di dubbi, non esitate a chiedere spiegazioni al vostro medico o al farmacista!


mercoledì 30 settembre 2015

MAL DI SCHIENA, CERVICALE, LOMBALGIA....CHE DOLORE!!

Chi non ha mai sofferto di almeno uno di questi problemi?
Sopra una certa età diventano talmente diffusi da essere chiamati semplicemente "dolori", ma anche in età giovanile può accadere di rimanere bloccati dal male.


Il dolore può essere di due tipi:
-MIALGIA:   riguarda i muscoli
-ARTRALGIA : riguarda  le articolazioni

In entrambi i casi le parti maggiormente coinvolte riguardano la schiena ( soprattutto in zona cervicale e lombare).
Non è da trascurare che se il dolore è molto intenso e protratto nel tempo è necessario un consulto medico, spesso dallo specialista, per indagare l'eventuale presenza di patologie importanti o degenerative.

Ma il dolore momentaneo , che dura qualche giorno, solitamente è affrontato con l'automedicazione.

COSA CAUSA I DOLORI CERVICALI?
  • una contrazione dei muscoli del collo: brusco cambio di temperatura, posizione scorretta nel sonno, movimento sbagliato
  • artrosi: normalmente legata ad un dolore più intenso la mattina, che si allevia col movimento durante la giornata.
E I DOLORI LOMBARI?
  • sforzi intensi o bruschi causano contrazione muscolare: il dolore è improvviso e lancinante.
  • artrosi o ernia al disco : in questo caso il dolore comincia in sordina e va ad aumentare col passare del tempo.
  • infiammazione del nervo "sciatico": in questo caso la lombalgia diventa lombosciatalgia e si irradia in tutta una gamba spesso fino al piede.
DOLORI IN ALTRE PARTI...

Come per esempio l'anca, il ginocchio spesso sono dovute all'artrosi e al consumo delle cartilagini.
Dolore alla spalla, spesso è dovuto a periartrite, infiammazione del tessuto che circonda l'articolazione. Spesso interessa persone anche giovani che compiono movimenti ripetuti (parrucchiere, tennisti)

COSA FARE?

Se il dolore è temporaneo e abbiamo escluso patologie importanti, ci vengono in aiuto i farmaci ANTIINFIAMMATORI:
I Più comuni sono i FANS:   ketoprofene (Oki, ketodol) diclofenac (voltadvance, dicloreum) ibuprofene (moment, cibalgina fast, brufen, buscofen, nurofen) naprossene (momendol, aleve) .
Ricordiamo che sono fastidiosi per lo stomaco, quindi vanno assunti a stomaco pieno e per non più di qualche giorno. Potrebbero anche dare problemi alla pressione quindi da assumere con moderazione.
Nel caso in cui proprio non si possano assumere l'alternativa è il paracetamolo (tachipirina).
Nei dolori muscolari funziona molto bene l'acido acetilsalicilico (aspirina) ma anche questa ha controindicazioni sullo stomaco, sulla fluidità del sangue e non può essere assunta sotto i 16 anni.

Un'alternativa meno invasiva è l'applicazione dei suddetti principi in via topica, locale ( creme, unguenti e schiume). in questa forma esistono anche preparati a base di capsico che favoriscono l'afflusso di sangue e nel contempo tolgono un po' il dolore.


MA A PARTE ASSUMERE FARMACI POSSO FARE QUALCOS'ALTRO?

  • Riposo assoluto se il dolore è intenso
  • riposo relativo, della parte interessata
  • massaggi da un fisioterapista (che non infiammi ulteriormente la parte interessata)
  • fare sempre riscaldamento prima di attività sportiva.
  • per artrosi e torcicollo funziona bene il calore ( cerotti riscaldanti o termofori)
  • se il dolore è di tipo infiammatorio ( sciatalgia) è più utile la borsa del ghiaccio a intervalli non troppo prolungati

mercoledì 9 settembre 2015

HO MAL DI GOLA!

Un breve post, per spiegare quali sono le cause e i rimedi del comune "mal di gola".
In questi giorni, benché ancora estate, molte persone accusano dolore alla gola e si presentano in farmacia chiedendo un antibiotico!
 
Grazie al cielo l'antibiotico non è farmaco di autoprescrizione, altrimenti avremmo tante di quelle assunzioni errate, con conseguenti resistenze e effetti collaterali che nemmeno ve lo immaginate.
 
Il comune mal di gola spesso è solo sintomo che il nostro tessuto linfatico si è messo all'opera per contrastare qualche virus o battere che è penetrato nel  cavo orale.
Siccome, in un modo o nell'altro, la nostra bocca è sempre aperta, sarebbe un problema se non avessimo un tessuto reattivo così pronto proprio nella parte bassa della nostra bocca, lì dove si avvicina al collo.
 
Quando c'è mal di gola quindi è sintomo di una INFIAMMAZIONE della laringe.
 
Le cause possono essere varie:
  • virus
  • batteri
  • troppa secchezza
  • troppa umidità
 
 
Solo in alcuni casi l'infezione è batterica. Ce ne accorgiamo perché i linfonodi del collo sono gonfi, le tonsille hanno  delle placche bianche e probabilmente abbiamo la febbre.
Tutti questi sintomi andranno valutati dal nostro medico che ci prescriverà un antibiotico.
 
In tutti gli altri casi è sufficiente un antisettico o al massimo un antiinfiammatorio.
 
La cosa migliore è la normale caramellina o spray, che disinfetta e umidifica la gola ad intervalli regolari ( Benagol, Iodosan, Borocillina)
Non dimentichiamoci i preparati naturali, che in questo caso ci possono essere veramente di aiuto (Propoli, acido ialuronico, miele)
 
Se il dolore è un po' più intenso da darci fastidio nella deglutizione allora possiamo scegliere Benactiv gola, Borocillina gola e dolore, Froben spray, insomma qualcosa con flurbiprofene, che ha azione antiinfiammatoria, oppure Zerinol gola , che contiene ambroxol .
 
Potrebbe anche aiutare un antiinfiammatorio assunto per via orale se il dolore è molto intenso, ma facciamo attenzione a non abusarne, perché potrebbe avere effetti collaterali sullo stomaco.
 
Se oltre al mal di gola abbiamo anche raffreddore e costipazione nasale, allora sarà sicuramente di origine virale. Anche in questo caso l'antibiotico è completamente inutile.
Preparati per il raffreddore come Zerinol, Actigrip, Aspirina, sono anche antiinfiammatori, quindi ci allevieranno anche la faringite, ma sarebbe opportuno abbinare anche un po' di riposo.
 
Il mal di gola nei bambini può essere preludio di alcune patologie esantematiche, quindi è meglio non trascurarlo e portare subito il bimbo a fare una visita dal pediatra!

giovedì 3 settembre 2015

FERMENTI LATTICI: QUANDO E' UTILE ASSUMERLI?

Per prima cosa, allontaniamo il    termine "fermenti lattici" e sostituiamolo  col termine più corretto di
PROBIOTICI.
 
Come sapete  le mucose del nostro corpo vengono a contatto con batteri ogni istante, ma, mentre la maggior parte di esse è programmata per mantenere la sterilità, la mucosa del sistema gastro-intestinale è organizzata per agire in simbiosi con una flora batterica che vive a contatto con essa fin dalla nostra nascita.
I batteri che abitano comunemente il nostro intestino ( soprattutto nel tratto del colon) sono per noi molto utili:
  1. fermentano i residui della dieta
  2. metabolizzano farmaci
  3. producono vitamine
  4. controllano il benessere degli epiteli
  5. ci proteggono dall'invasione di altri batteri che invece sono dannosi
  6. aumentano l'attività del nostro sistema immunitario
 
Per riuscire a fare tutto ciò però hanno bisogno di condizioni ottimali:
 
  • la nostra DIETA deve essere BILANCIATA ( zuccheri, amminoacidi, magnesio, manganese, ferro, acidi grassi devono essere presenti in giusta quantità)
  • il ph intestinale deve essere tra 5,5 e 6,2
  • non ci devono essere patologie intestinali
 
IN ALCUNI CASI LA NOSTRA MICROFLORA HA BISOGNO DI UN SOSTEGNO:
 
  1. ROTAVIRUS ( virus della diarrea)
  2. ANTIBIOTICO TERAPIA (vedi il mio post precedente)
  3. COLITE ULCEROSA
  4. SINDROME DEL COLON IRRITABILE
Ecco che in questi casi ci vengono in soccorso i PROBIOTICI o meglio ancora i SIMBIOTICI
 
PROBIOTICI = microorganismi che, quando ingeriti, si dimostrano benefici per l'uomo.
                           BIFIDOBATTERI, BATTERI LATTICI, ALTRI
                           Sono gli stessi microorganismi che normalmente colonizzano il colon.
                           Devono avere la capacità di superare inalterati il ph dello stomaco e arrivare attivi
                           nell'intestino. Se possibile devono essere resistenti agli antibiotici.
SIMBIOTICI= associazione tra probiotici e prebiotici.
PREBIOTICI = fibre alimentari ( come inulina e lattulosio) non digeribili, in grado di creare un
                          ambiente favorevole allo sviluppo dei probiotici.
 
 
In caso di rotavirus e antibiotico-terapia i probiotici si sono dimostrati molto efficaci. Nella colite ulcerosa hanno apportato benefici nella sintomatologia e anche nella sindrome da colon irratibile, benché la sua etiologia non sia ancora nota.
 
Recenti studi hanno dimostrato benefici in seguito all'assunzione di probiotici anche su patologie delle mucose del tratto respiratorio, soprattutto nei bambini, soprattutto a scopo preventivo. La terapia probiotica assume un ruolo di sostegno anche nel trattamento dell'Helicobacter Pylori.