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giovedì 3 settembre 2015

FERMENTI LATTICI: QUANDO E' UTILE ASSUMERLI?

Per prima cosa, allontaniamo il    termine "fermenti lattici" e sostituiamolo  col termine più corretto di
PROBIOTICI.
 
Come sapete  le mucose del nostro corpo vengono a contatto con batteri ogni istante, ma, mentre la maggior parte di esse è programmata per mantenere la sterilità, la mucosa del sistema gastro-intestinale è organizzata per agire in simbiosi con una flora batterica che vive a contatto con essa fin dalla nostra nascita.
I batteri che abitano comunemente il nostro intestino ( soprattutto nel tratto del colon) sono per noi molto utili:
  1. fermentano i residui della dieta
  2. metabolizzano farmaci
  3. producono vitamine
  4. controllano il benessere degli epiteli
  5. ci proteggono dall'invasione di altri batteri che invece sono dannosi
  6. aumentano l'attività del nostro sistema immunitario
 
Per riuscire a fare tutto ciò però hanno bisogno di condizioni ottimali:
 
  • la nostra DIETA deve essere BILANCIATA ( zuccheri, amminoacidi, magnesio, manganese, ferro, acidi grassi devono essere presenti in giusta quantità)
  • il ph intestinale deve essere tra 5,5 e 6,2
  • non ci devono essere patologie intestinali
 
IN ALCUNI CASI LA NOSTRA MICROFLORA HA BISOGNO DI UN SOSTEGNO:
 
  1. ROTAVIRUS ( virus della diarrea)
  2. ANTIBIOTICO TERAPIA (vedi il mio post precedente)
  3. COLITE ULCEROSA
  4. SINDROME DEL COLON IRRITABILE
Ecco che in questi casi ci vengono in soccorso i PROBIOTICI o meglio ancora i SIMBIOTICI
 
PROBIOTICI = microorganismi che, quando ingeriti, si dimostrano benefici per l'uomo.
                           BIFIDOBATTERI, BATTERI LATTICI, ALTRI
                           Sono gli stessi microorganismi che normalmente colonizzano il colon.
                           Devono avere la capacità di superare inalterati il ph dello stomaco e arrivare attivi
                           nell'intestino. Se possibile devono essere resistenti agli antibiotici.
SIMBIOTICI= associazione tra probiotici e prebiotici.
PREBIOTICI = fibre alimentari ( come inulina e lattulosio) non digeribili, in grado di creare un
                          ambiente favorevole allo sviluppo dei probiotici.
 
 
In caso di rotavirus e antibiotico-terapia i probiotici si sono dimostrati molto efficaci. Nella colite ulcerosa hanno apportato benefici nella sintomatologia e anche nella sindrome da colon irratibile, benché la sua etiologia non sia ancora nota.
 
Recenti studi hanno dimostrato benefici in seguito all'assunzione di probiotici anche su patologie delle mucose del tratto respiratorio, soprattutto nei bambini, soprattutto a scopo preventivo. La terapia probiotica assume un ruolo di sostegno anche nel trattamento dell'Helicobacter Pylori.
 
 

martedì 1 settembre 2015

E' UTILE IL FERMENTO LATTICO DURANTE LA TERAPIA ANTIBIOTICA?

 
 
Il nostro sistema immunitario è normalmente in grado di contrastare gli attacchi di virus e batteri.
Esistono però delle condizioni in cui l'utilizzo di un antibiotico è essenziale:
  • il sistema di difesa non è al massimo della forma
  • il battere è particolarmente aggressivo e da soli non ce la facciamo
In seguito ad esami specifici il medico ci consiglierà la giusta molecola. Varie classi di antibiotici agiscono su gruppi differenti di batteri, ma presenteranno anche diversi effetti collaterali.
 
La parola antibiotico deriva dal greco anti(contro) bios (vita), quindi uccide tutto ciò che di vivo incontra. Purtroppo per noi il farmaco non è così selettivo e finisce per debellare anche la nostra "buona" flora intestinale, che fa parte proprio di quel sistema immunitario che dovrebbe invece proteggerci.
 
Scarseggiando i nostri batteri intestinali si ha la proliferazione di altri patogeni , soprattutto lieviti come la Candida o Clostridium difficile ( responsabile di nausea e dissenteria).
 
La comune amoxicillina è spesso accompagnata dall'insorgenza di candida, mentre antibiotici come cefalosporine e chinoloni facilitano lo sviluppo di clostridium difficile.
Quest'ultimo in particolare ha più probabilità di svilupparsi nei soggetti anziani, nei bambini e nei ricoveri ospedalieri, ed è causa di forti dissenterie che spesso portano prolungamento dell' ospedalizzazione.
 
L'unico modo per prevenire o contrastare questi effetti collaterali è assumere fermenti lattici.
 
 PERCHE' UN TEMPO CONSIGLIAVANO DI ASSUMERE I FERMENTI A FINE TERAPIA ?

Perché i fermenti lattici vivi vengono inattivati dall'antibiotico con lo stesso meccanismo con cui ha ucciso tutto il resto.
 
 Ma la scienza fa progressi e si sono studiati dei fermenti probiotici resistenti al farmaco e in grado di arrivare inalterati fino all'intestino.
In questo caso è utile e consigliato assumerli fin da subito così da prevenire dissenteria e candida.
Assicuriamoci però che siano probiotici.
I più consigliati sono:
bacillus clausii
lactobacilli
saccharomyces boulardii.
 
 
E  comunque ricordate di assumere antibiotici solo su consiglio medico dopo una diagnosi precisa per evitare inutili effetti collaterali e il pericoloso instaurarsi di resistenze.

mercoledì 5 agosto 2015

...E SE MI PUNGE UN IMENOTTERO?

Con il termine IMENOTTERI si intendono api, vespe, calabroni e affini. In primavera ed estate riempiono i nostri prati e aumenta la probabilità di venire punti.
COSA FARE?
Innanzitutto preveniamo.
Facciamo una sostanziale differenza.

Le api generalmente pungono solo se si sentono in grosso pericolo: sanno benissimo di andare incontro a morte per perdita del pungiglione.  Quindi basta evitare di infastidirle .  Spesso la puntura è  accidentale...si incastrano tra i capelli, le schiacciamo inavvertitamente... allora in quel caso vedremo poi come comportarci.
 
Il bombo è quell'insetto coi colori dell'ape ma tondo e pelosetto. È un insetto pacifico e anche lui raramente punge anche se questo non causerebbe la sua morte. Comunque l'eventualità che ci punga è estremamente rara.
 
Vespa e calabrone invece pungono quando ne hanno voglia. Sono gli insetti a cui dobbiamo stare più attenti con comportamenti particolari.
 
1. Sono attratti da odori.
Dal profumo e dall'odore del cibo.
In particolare amano lo zucchero
2. Detestano i colori vivaci e il nero
3. Sono infastiditi da rumori molesti e   movimenti bruschi
 
QUINDI...
Se siamo all'aria aperta, soprattutto nei campi...vestiamoci di bianco  o di verde.
Non mettiamo profumo.
Evitiamo di camminare scalzi sul prato.
Se durante il Pic Nic una vespa comincia a ronzarci intorno, non ci mettiamo ad urlare e scappare. Cerchiamo di coprire il cibo in modo che vengano attutiti gli odori e allontaniamoci  un attimo con movimenti naturali. Attenzione alle lattine. A volte ci si infilano dentro.
 
NONOSTANTE TUTTO MI HANNO PUNTO
per prima cosa bisogna estrarre il pungiglione. Quello delle api è seghettato quindi è meglio non strizzare. Meglio un movimento dal basso verso l'alto che lo estragga, con qualcosa di appuntito.
Subito  dopo ghiaccio
Gonfiore e rossore perdureranno per un paio di giorni. Applicare una crema cortisonica.
 
Chi è allergico avrà una reazione ben diversa. Il gonfiore sarà esteso anche alle parti limitrofe.  Potrebbe apparire orticaria anche in parti lontane del corpo.
Nei casi più gravi appaiono difficoltà respiratorie o addirittura shock anafilattico. È necessaria un'iniezione di adrenalina. Chi sa di essere allergico ce l'ha sempre con sé,  se è la prima volta chiamate il 118.
In ogni caso è necessario stare calmi. Sia prima, per evitare di attirare l'attenzione dell'insetto sia dopo....e Buone vacanze a tutti.

mercoledì 15 luglio 2015

CALDO E VENE VARICOSE

Quest'anno fa veramente caldo.
Chi ha problemi di circolazione lamenta sicuramente pesantezza delle gambe, piedi gonfi o addirittura dolore.
Le vene varicose, colpiscono il 25% delle donne e il 15% degli uomini a causa di fattori genetici o di cattive abitudini di vita. Alcuni manifestano a livello delle gambe gli antiestetici rigonfiamenti bluastri che delineano la tortuosità delle vene, altri hanno semplicemente dolore e pesantezza, ma spesso è ancora peggio perché significa che le vene coinvolte sono quelle profonde.

Per dare sollievo alle gambe esistono degli accorgimenti da effettuare tutto l'anno:
  1. No alla vita sedentaria. Stare seduti troppo a lungo, così come in piedi nella stessa posizione, peggiora l'affaticamento.
  2. No ad alcuni tipi di sport che sollecitano troppo, come il tennis, il ciclismo estremo, il calcio, la lotta. Vanno bene gli sport aerobici, la camminata.
  3. evitare abiti troppo stretti
  4. niente tacchi alti, ma nemmeno troppo bassi tipo ballerine
  5. tenere sotto controllo il peso corporeo
  6. evitare alcool e fumo
  7. controllare la pianta del piede. Il piede piatto o troppo arcuato rendono difficile un corretto ritorno venoso. Spesso può aiutare un plantare.
  8. aumentare il consumo di verdure e frutta
  9. integrare con vitamina C
  10. indossare calze a compressione graduata quanto più possibile
  11. non riscaldare troppo le gambe

Ora che è estate gli ultimi due punti sembrano quasi impossibili. Se comunque riuscite a portare le calze meglio, se proprio non ce la fate, almeno fate attenzione a tutti gli altri accorgimenti.

E se vado al mare? come evito il sole e il caldo?
Per il sole non è un grosso problema. Crema ad alta protezione sulle gambe.
Ma il caldo?
No alla spiaggia nelle ore più calde e no a bagni sole alle gambe. per quanto più possibile gambe sotto l'ombrellone, ma soprattutto camminate nell'acqua fresca e salata del mare.


Ma ci sono dei rimedi?

Creme fresche a base di calendula hanno potere astringente. Messe nel frigorifero danno ancora più sollievo.

Anche l'ippocastano ha un'azione tonica e quindi aiuta molto. Sia in pomata che in gocce da assumere per via orale

Sembra dare qualche sollievo anche un impacco fatto direttamente sulle vene con aceto di mele!

Le sclerosanti sono un rimedio chirurgico, ma attenzione, è meglio farle nella stagione fredda, non subito prima dell'estate.

Nei centri benessere e SPA ci sono dei percorsi che alternano acqua fredda e calda che, se fatti con regolarità, danno una mano.

Buona estate!

venerdì 19 giugno 2015

IL CATTIVO ODORE DEI PIEDI

L'argomento di oggi può sembrare un po'...schifoso...ma interessa ahimè tantissime persone e, in alcuni casi è un problema talmente importante da compromettere la sfera psicologica di alcuni individui: l'odore dei piedi.
 
Indubbiamente i piedi sono una parte del nostro corpo facilmente soggetta a cattivo odore. Stanno sempre chiusi nelle scarpe, sudano e quindi a fine giornata quell'odore un po' di formaggio è abbastanza normale. Questo odore è dovuto niente altro che ai batteri cutanei saprofiti che degradano a contatto col sudore. Per eliminarlo è sufficiente l'igiene quotidiana. Acqua e sapone.
 
 
Purtroppo esistono dei casi in cui l'odore è molto più pungente e non è così facile liberarsene. Semplicemente un lavaggio non basta. La bromidrosi, cioè l'eccesso di sudore, causa una macerazione della cheratina cutanea con il sudore, per cui si crea un ambiente favorevole alla crescita di alcuni batteri che rilasciano zolfo...il responsabile del cattivo odore. Oltretutto questa infezione causa fragilità della pelle e innesta una reazione a catena che rende il piede più suscettibile a funghi ed altri batteri che causano pian piano lacerazione della cute. Noterete la presenza di piccoli e numerosi taglietti sulla superficie della pianta del piede o tra le dita.
 
Ci sono addirittura 700 tipi di funghi diversi coinvolti!!!
 
Spesso la bromidrosi è legata a delle patologie metaboliche quindi potrebbe essere ereditaria.
In altri casi l'alimentazione può influire sull'odore dei piedi. Alcuni cibi come aglio, cipolla, vitamina b, alterano l'odore della pelle e quindi anche quello delle estremità.
 
Ma allora. Qual è la soluzione?
 
Oltre alla normale igiene quotidiana, se siamo in presenza di casi patologici, la prima cosa da fare è consultare un medico , podologo o dermatologo.
Nel caso in cui sia presente una chiara infezione fungina vi prescriverà una crema adatta. Canesten Unidie per esempio , o Pevaryl, per citarne due delle più "famose".
Il consiglio poi è quello di tenere il piede il più asciutto possibile, quindi asciugarlo bene quando ci si lava, usare del talco dentro la scarpa o nel calzino prima di indossarlo...
In alcuni casi, quando ci sono anche taglietti è bene usare anche una disinfezione con del mercurocromo che asciuga bene le ferite.
 
Se il problema è legato a scarpe antiinfortunistiche o a problema metabolico per cui, una volta trattato, tenderà comunque a ricomparire, esistono in commercio delle solette e dei calzini alla fibra d'argento. Pare abbiano dimostrato la capacità dell'argento di liberare ioni, a contatto coll'umidità, in grado di catturare i metaboliti responsabili del cattivo odore.
 
Tentar non nuoce!