Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta dolore. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta dolore. Mostra tutti i post

mercoledì 25 ottobre 2023

"Prevenzione e Rimedi Efficaci per il Mal di Gola: Combattere l'Infiammazione con Successo"

Il mal di gola è un disturbo comune che può essere provocato da una serie di cause, tra cui infezioni virali o batteriche, allergie, irritanti ambientali e sforzo vocale eccessivo. Affrontare il mal di gola richiede una combinazione di prevenzione e rimedi efficaci. 

Cause del Mal di Gola:

1. Infezioni Virali e Batteriche: Molte infezioni virali del tratto respiratorio superiore, come il raffreddore comune e l'influenza, possono causare il mal di gola, ma sono comuni cause di mal di gola anche alcune infezioni batteriche, come la faringite streptococcica.

2. Irritanti Ambientali: L'esposizione a sostanze irritanti nell'aria, come il fumo di sigaretta, l'inquinamento atmosferico o l'aria secca, possono irritare la gola e causare disagio.

3. Allergie: Le allergie stagionali o a particolari allergeni possono portare a sintomi come prurito, arrossamento e mal di gola.

4. Sforzo Vocale: Gridare, cantare a lungo o parlare troppo forte per un periodo prolungato può causare irritazione e dolore alla gola.


Prevenzione 

1. Igiene: Lavarsi frequentemente le mani, evitare il contatto con persone malate e coprire la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce contribuiscono a prevenire infezioni virali e batteriche.

2. Idratazione: Mantenere il corpo ben idratato aiuta a mantenere le membrane mucose della gola umide e meno soggette a irritazioni. Bevi abbondante acqua.

3. Umidificatori: Utilizzare un umidificatore nell'ambiente domestico può contribuire a mantenere l'aria umida, riducendo l'irritazione della gola.


Rimedi Naturali

1. Gargarismi con acqua salina: Un semplice gargarismo con acqua tiepida e sale può aiutare ad alleviare l'irritazione.

2. Tè al miele e limone:Mescolare il miele e il succo di limone in acqua calda crea una bevanda lenitiva 

3. Pastiglie o spray: Prodotti a base di erbe come la propoli o la liquirizia possono fornire sollievo temporaneo.  L'Erisimo aiuta contro la raucedine. 



Rimedi Farmaceutici 

1. Antiinfiammatori : Possiamo usare farmaci da banco a base di ibuprofene, ketoprofene o flurbiprofene (di solito contenuto negli spray)

2. Antibiotici: Se il mal di gola è causato da un'infezione batterica, un medico potrebbe prescrivere antibiotici. Non è utile in caso di infezione virale. No. al fai da te.

3. Spray anestetici: Alcuni spray contengono anestetici locali per alleviare il disagio temporaneamente.


È importante notare che, se il mal di gola persiste per più di qualche giorno, o se è accompagnato da febbre elevata, difficoltà a deglutire o altri sintomi gravi, è consigliabile consultare un medico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un trattamento medico specifico. E' importante rivolgersi subito al medico anche se il mal di gola interessa un bambino. Lo streptococco infatti, molto comune in età scolare, va trattato tempestivamente e uno dei primi sintomi è proprio quello. 



In conclusione, la prevenzione e il trattamento del mal di gola richiedono una combinazione di misure di igiene, rimedi casalinghi e farmaceutici. Mantenere una buona igiene, idratarsi adeguatamente e utilizzare rimedi fitoterapici o farmaceutici può aiutare a gestire il disagio associato al mal di gola e accelerare il processo di guarigione.

sabato 30 settembre 2023

Artrosi vs Artrite: Differenze, Cause, Conseguenze e Approcci Terapeutici

Le patologie reumatiche sono tra le più diffuse e possono influire notevolmente sulla qualità della vita. Due condizioni comuni sono l'artrosi e l'artrite, spesso confuse tra loro. Tuttavia, è importante capire le differenze tra queste due patologie per poter intraprendere il trattamento adeguato.  Esaminerò le cause, le conseguenze e gli approcci terapeutici e farmacologici appropriati.
L'artrosi è una malattia delle articolazioni caratterizzata da una gradual e progressiva degenerazione della cartilagine. Al contrario, l'artrite è un termine generico che si riferisce all'infiammazione delle articolazioni, che può essere causata da diverse condizioni.

Cause:

L'artrosi può essere causata da fattori come l'invecchiamento, l'usura dell'articolazione a seguito di traumi o sovraccarico, anomalie genetiche ed un'eventuale predisposizione familiare. L'artrite, invece, può essere causata da una varietà di fattori, tra cui il sistema immunitario che attacca le articolazioni (artrite reumatoide), l'infezione (artrite settica), la psoriasi (artrite psoriasica) o la gotta (artrite gotica).
Conseguenze:

L'artrosi provoca dolore, rigidità e riduzione dei movimenti articolari. Con il progredire della malattia, possono verificarsi deformità e perdita di funzionalità dell'articolazione coinvolta. L'artrite, talvolta accompagnata da gonfiore, arrossamento e calore dell'articolazione infiammata, può causare dolore persistente, ridotta mobilità e deformità ossee.

Approcci Terapeutici e Farmacologici  per l'artrosi:

1. Fisioterapia: Uno degli approcci principali per il trattamento dell'artrosi è la fisioterapia. Gli esercizi di stretching e rinforzo muscolare possono aiutare a migliorare la mobilità delle articolazioni colpite e ridurre il dolore.

2. Terapia occupazionale: Un terapista occupazionale può consigliare modi per adattare l'ambiente di lavoro o domestico, rendendolo più confortevole e riducendo lo stress sulle articolazioni colpite.

3. Perdita di peso: Se il paziente è in sovrappeso o obeso, la perdita di peso può ridurre l'onere sulle articolazioni e alleviare i sintomi dell'artrosi.

4. Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): I FANS possono aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione associati all'artrosi. Tuttavia, è importante discutere con il medico per determinare la corretta dose e la durata dell'assunzione.

5. Iniezioni di corticosteroidi: Le iniezioni di corticosteroidi possono essere utilizzate per ridurre l'infiammazione e il dolore nelle articolazioni colpite.
Approcci terapeutici e farmacologici per l'artrite:

Approcci terapeutici e farmacologici per l'artrite variano a seconda del tipo specifico di artrite e delle sue peculiarità. Tuttavia, ci sono alcune opzioni comuni che vengono generalmente utilizzate per trattare l'artrite:

1. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Questi farmaci riducono l'infiammazione e alleviano il dolore associato all'artrite. Sono prescritti per controllare i sintomi a breve termine. È importante prendere questi farmaci secondo le indicazioni del medico in quanto possono avere effetti collaterali.

2. Farmaci modificanti la malattia (FMM): Questi farmaci modificano il corso della malattia e cercano di rallentare la progressione dell'artrite reumatoide e di altre forme di artrite autoimmune. I FMM possono includere farmaci come i farmaci antireumatici modificanti la malattia (FARM), i farmaci biologici e i farmaci di sintesi.

3. Terapia fisica e occupazionale: Un terapista fisico o occupazionale può aiutare a migliorare la forza muscolare, la flessibilità, la mobilità e la funzionalità delle articolazioni. Questo può includere esercizi specifici, terapie complementari come la terapia con calore o il massaggio.

4. Terapia psicologica e di gestione dello stress: Vivere con artrite può essere emotivamente sfidante. La terapia psicologica e la gestione dello stress possono aiutare a gestire l'ansia, la depressione e lo stress associati all'artrite.

5. Chirurgia: In alcuni casi di artrite grave, può essere necessario ricorrere alla chirurgia. Questo può includere la sostituzione articolare, la chirurgia artroscopica o la fusione delle articolazioni.

È importante consultare il proprio medico per determinare il miglior approccio terapeutico e farmacologico per il proprio caso specifico di artrite.

 

venerdì 15 settembre 2023

HERPES ZOSTER [ FUOCO DI SANT'ANTONIO ]

L'herpes zoster, comunemente noto come fuoco di Sant'Antonio, è una condizione virale dolorosa che colpisce principalmente gli adulti. È causato dallo stesso virus responsabile della varicella, il virus varicella-zoster.
Dopo aver contratto la varicella, il virus rimane inattivo nel sistema nervoso per anni. In alcuni casi, può riattivarsi e causare l'herpes zoster. Le persone con un sistema immunitario indebolito, come gli anziani o coloro che hanno subito un trapianto di organi, sono particolarmente a rischio.

SI manifesta con una eruzione cutanea dolorosa che segue il percorso di un nervo specifico.
L'eruzione si presenta come una serie di vesciche piene di liquido che si rompono e formano croste. Questo può causare prurito, dolore e sensibilità nella zona colpita.

Il trattamento dell'herpes zoster di solito coinvolge farmaci antivirali, da assumersi tempestivamente per ridurre la durata e l'intensità dell'eruzione cutanea. 

È anche importante gestire il dolore associato all'herpes zoster, che può essere intenso. Gli analgesici e gli antidolorifici possono essere prescritti per alleviare il disagio. Aiutano anche integratori vitaminici a base di vitamina b che agiscono rinforzando il sistema nervoso.
È fondamentale evitare il contatto diretto con le vesciche dell'herpes zoster, poiché il virus può essere trasmesso ad altre persone che non hanno mai avuto la varicella. Le persone con herpes zoster dovrebbero evitare di toccare, grattare o strofinare l'eruzione e dovrebbero mantenere la zona pulita e asciutta per prevenire l'infezione.

Sebbene l'herpes zoster possa essere doloroso e fastidioso, la maggior parte delle persone si riprende completamente entro poche settimane o mesi. Tuttavia, in alcuni casi, può verificarsi una complicazione chiamata nevralgia post-erpetica, in cui il dolore persiste per mesi o addirittura anni dopo che l'eruzione è scomparsa.

Per prevenire l'herpes zoster, è possibile ricevere il vaccino contro il fuoco di Sant'Antonio. Questo vaccino può ridurre significativamente il rischio di sviluppare l'herpes zoster e le sue complicanze, ed è raccomandato per gli adulti di età superiore ai 50 anni
ed è offerta gratuitamente ai soggetti ad aumentato rischio e ai sessantacinquenni, secondo il Piano di Prevenzione Vaccinale 2017-20195.
Un altro herpes virus è il Simplex. L'herpes zoster e l'herpes simplex sono entrambe infezioni virali causate da diversi tipi di virus herpes. La principale differenza tra i due è la localizzazione dell'infezione e i sintomi associati. 
L'herpes simplex, si manifesta 
principalmente intorno alla bocca (herpes labiale) o negli organi genitali (herpes genitale). Può causare prurito, bruciore e dolore durante i periodi di attacco.

Entrambi i tipi di herpes sono altamente contagiosi e possono essere trasmessi attraverso il contatto diretto con le lesioni o attraverso il contatto sessuale. È importante consultare un medico per una corretta diagnosi e trattamento di entrambe le infezioni.

La diagnosi dell’infezione da Herpes Zoster è clinica e di norma non necessita test di laboratorio.
Solitamente è accertata dal medico sulla base della comparsa dell’intenso dolore e delle tipiche vescicole pruriginose che si manifestano a grappolo generalmente localizzate sul dorso o su un lato del corpo.

sabato 2 settembre 2023

STIPSI

La stipsi è un disturbo comune che colpisce molte persone.  Le cause possono variare da una dieta povera di fibre, mancanza di idratazione, mancanza di attività fisica, stress, fino a problemi più gravi come disfunzioni intestinali o disturbi metabolici.
È molto comune nell'anziano che, generalmente, si muove meno e beve poco.
 
Per prevenire o alleviare la stipsi, è importante adottare alcuni rimedi. 
1. aumentare l'assunzione di fibre nella dieta, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi. 
2. Bere abbastanza acqua per mantenere una corretta idratazione e favorire il movimento intestinale.
3  L'esercizio fisico regolare può aiutare a stimolare il transito intestinale, quindi è consigliabile dedicare del tempo a una routine di attività fisica. 
4. gestire lo stress e adottare tecniche di rilassamento come lo yoga o la meditazione può contribuire a una migliore funzionalità intestinale.

In caso di persistenza della stipsi nonostante questi accorgimenti, è possibile ricorrere a integratori o farmaci. 

Gli integratori di fibre come la crusca di frumento o il psillio possono essere utili per aumentare l'apporto di fibre nella dieta. 

Bustine a base di Macrogol aiutano ad aumentare la consistenza delle feci. 

Nei casi più gravi o persistenti, il medico potrebbe prescrivere farmaci lassativi o altri farmaci specifici per favorire il transito intestinale. 

È fondamentale consultare sempre un professionista sanitario prima di assumere qualsiasi farmaco per la stipsi, in modo da valutare la situazione specifica e individuare la terapia più adatta.

In conclusione, la stipsi può essere evitata o alleviata adottando una dieta ricca di fibre, mantenendo una corretta idratazione, facendo attività fisica regolare e gestendo lo stress. In caso di necessità, è possibile ricorrere a integratori o farmaci, previa consulenza medica.

domenica 27 agosto 2023

OTITE DA PISCINA

L'otite da piscina è un'infiammazione dell'orecchio esterno o medio che può essere causata dall'esposizione prolungata all'acqua clorata delle piscine. Le principali cause di questa condizione includono l'umidità e l'accumulo di batteri nell'orecchio.
Per prevenire l'otite da piscina, è possibile adottare alcune misure. Innanzitutto, è consigliabile indossare tappi per le orecchie durante il nuoto per evitare l'ingresso di acqua nell'orecchio. 
Inoltre, è importante asciugare bene le orecchie dopo il nuoto utilizzando un asciugamano morbido o un asciugacapelli a bassa temperatura.

In caso di otite da piscina, è consigliabile consultare un medico per una corretta diagnosi e prescrizione di farmaci, come gocce auricolari antibatteriche o antinfiammatorie. È fondamentale evitare di grattare o inserire oggetti nell'orecchio, in quanto potrebbe peggiorare la situazione. Anche la fisiologica potrebbe non essere indicata se l'orecchio è dolente. Ricorda: mai inserire farmaci, coni, oggetti nelle orecchie dolenti, senza averle prima fatte vedere da un medico. Nell'attesa potete assumere antinfiammatori da banco per uso orale, come paracetamolo, ibuprofene, ketoprofene.


CRAMPI NOTTURNI

I crampi notturni sono spasmi muscolari improvvisi e dolorosi che si verificano durante il sonno. 
QUALI SONO LE CAUSE?
 
Carenza di sali minerali, persi con la sudorazione oppure a causa dell'utilizzo di diuretici. 

Bassa concentrazione di calcio soprattutto in chi ha disfunzioni delle paratiroidi

Bassa concentrazione di vitamina B che potrebbe alterare la conduzione nervosa e portare a maggior suscettibilità 
Per affrontarli ed evitarli, ecco alcuni consigli utili:

1. Mantieni una corretta idratazione: Assicurati di bere abbastanza acqua durante il giorno per evitare la disidratazione, che può contribuire ai crampi muscolari.
2. Fai stretching prima di dormire: Pratica alcuni esercizi di stretching leggeri per i muscoli delle gambe prima di andare a letto. Ciò può contribuire a rilassare i muscoli e prevenire i crampi.
3. Mantieni una dieta equilibrata: Assicurati di consumare cibi ricchi di potassio, magnesio e calcio, come banane, spinaci e latticini. Questi nutrienti sono importanti per il corretto funzionamento dei muscoli.

4. Evita l'uso eccessivo di alcol e caffeina: L'alcol e la caffeina possono causare disidratazione e aumentare il rischio di crampi muscolari. Limita il consumo di queste sostanze, specialmente prima di andare a letto.

5. Utilizza calore o massaggio: Se i crampi si verificano durante la notte, prova ad applicare una borsa dell'acqua calda o a massaggiare delicatamente il muscolo interessato per alleviare il dolore e rilassare il tessuto muscolare.

6. Consulta un medico: Se i crampi notturni persistono o sono particolarmente intensi, è consigliabile consultare un medico. Potrebbe essere necessario escludere altre condizioni sottostanti o prescrivere trattamenti specifici.

Alcuni integratori naturali aiutano a contribuire all'apporto di micronutrienti. Ad esempio equiseto, alga spirulina, risa canina. 

Ricorda che ogni persona è diversa e ciò che funziona per una potrebbe non funzionare per un'altra. È importante ascoltare il proprio corpo e sperimentare diverse strategie per trovare ciò che funziona meglio per te.

giovedì 24 agosto 2023

MAL DI ARIA CONDIZIONATA

L'aria condizionata è diventata una comodità molto diffusa nelle nostre case, uffici e mezzi di trasporto. Quando le giornate sono molto calde è un mezzo irrinunciabile. ⁸Tuttavia, l'uso eccessivo o scorretto di questo sistema può causare un malessere noto come "mal di aria condizionata".
Il mal di aria condizionata può manifestarsi con sintomi come secchezza delle vie respiratorie, mal di gola, mal di testa, affaticamento e irritazione degli occhi. Questi sintomi sono spesso causati dalla bassa umidità dell'aria condizionata, che può prosciugare le mucose del corpo.
Inoltre, l'aria condizionata può favorire la diffusione di germi e batteri se non viene pulita e manutenuta regolarmente. Questo può portare a problemi respiratori e infezioni, specialmente per le persone che hanno già problemi di salute come asma o allergie.

Per evitare il malessere da aria condizionata, è importante mantenere un corretto equilibrio tra temperatura e umidità. L'ideale è mantenere una temperatura intorno ai 24-26 gradi Celsius e un'umidità relativa tra il 40% e il 60%. Inoltre, è consigliabile pulire e sostituire regolarmente i filtri dell'aria condizionata per evitare la diffusione di batteri e allergeni.
Se si manifestano sintomi di malessere da aria condizionata, è consigliabile consultare un medico. Nel frattempo, è possibile alleviare i sintomi bevendo molta acqua, utilizzando umidificatori per aumentare l'umidità nell'ambiente e limitando l'esposizione all'aria condizionata.
In conclusione, l'aria condizionata può essere una grande comodità, ma è importante utilizzarla in modo corretto per evitare il malessere. Mantenere la temperatura e l'umidità ideali, pulire regolarmente i filtri e prestare attenzione alla propria salute sono passi fondamentali per godere dei benefici dell'aria condizionata senza subire conseguenze negative.

martedì 21 giugno 2022

CRAMPI NOTTURNI

CRAMPI NOTTURNI ALLE GAMBE

I crampi muscolari notturni alle gambe possono capitare in tutti i periodi dell'anno, ma quando fa molto caldo è più alta la probabilità di incorrere in questo spiacevole fastidio. Possono essere sopportabili, ma spesso la sintomatologia è molto dolorosa e coinvolge soprattutto i polpacci, i piedi o le cosce


COSA SUCCEDE?

Le fibre muscolari si contraggono in maniera anomala causando difficoltà a rilassare il muscolo che spesso rimane contratto per diversi secondi che sembrano interminabili. Il muscolo appare duro e si verifica una vera e propria paralisi motoria. Quando questo accade di notte, mentre si sta dormendo, ovviamente è causa di un brusco risveglio con conseguente difficoltà a riaddormentarsi anche dopo la risoluzione dell'evento acuto. 



PERCHE' ACCADE? E PERCHE' SPESSO DI NOTTE?

I motivi che portano al crampo sono diversi. Il fatto che accadano soprattutto di notte o comunque quando si è rilassati è dovuto al fatto che in quel momento c'è minor afflusso di sangue e quindi minor ossigenazione dei tessuti. 

  • Una causa  è la carenza di sali minerali, specialmente  MAGNESIO e  POTASSIO che vengono persi durante il giorno e la notte attraverso la sudorazione (questo è il motivo per cui il problema si accentua in estate)
  • Un altro motivo potrebbe essere un intenso sforzo muscolare effettuato durante la giornata che porta ad accumulo di acido lattico. 
  • L'assunzione di alcuni farmaci come i diuretici, che provocano la perdita di minerali con le urine può contribuire al manifestarsi del problema
  • Una bassa concentrazione di Calcio altera la conduzione nervosa ed è una condizione caratteristica di chi soffre di disfunzioni alle paratiroidi. 
  • Basse concentrazioni di vitamina B potrebbero alterare la conduzione nervosa e portare ad una maggior suscettibilità ai crampi. 

COSA FARE PER EVITARE I CRAMPI?

Per prima cosa facciamo attenzione a quello che mangiamo, soprattutto quando fa molto caldo e la sudorazione è intensa. Frutta e verdure fresche sono ricche fonti di vitamine e minerali e quindi sono un buon aiuto. In particolare alcuni alimenti sono fornitori di potassio naturale: sono LE BANANE, LE NOCI, I FICHI E LE MANDORLE.

Ciò non significa che possiamo mangiarne in quantità eccessiva. Ricordiamo che la frutta va assunta con moderazione per esempio da chi soffre di diabete. Un consumo regolare è invece benefico per chiunque.

Se l'alimentazione non basta in commercio ci sono diversi integratori di sali minerali che il tuo farmacista saprà sicuramente consigliarti. 

Alcuni integratori naturali inoltre aiutano a contribuire all'apporto di micronutrienti necessari alla corretta funzionalità della conduzione nervosa del tessuto muscolare. Ad esempio:
  • alga spirulina
  • equiseto
  • Noni
  • Rosa Canina
COSA FARE QUANDO UN CRAMPO E' IN CORSO?

  • Inutile dire che se si sta facendo una qualsiasi attività è necessario interromperla.
  • Cercare di allungare il muscolo il più possibile mantenendolo in posizione allungata. Nel frattempo massaggiare delicatamente
  • Se il crampo è al polpaccio o dietro la coscia è utile cercare di tirare la punta del piede verso di noi o, se riusciamo a stare in piedi piegare il ginocchio facendo peso sulla punta del piede
  • se il crampo è nella coscia anteriore il piede deve essere spinto verso i glutei. Sarebbe l'ideale inginocchiarsi e fare in modo che la coscia si tenda
  • Applicare qualcosa di caldo sul muscolo a meno che non sia un crampo sportivo (in quel caso è meglio il ghiaccio)




 

domenica 3 ottobre 2021

OSTEOPOROSI

 OSTEOPOROSI

E' un disturbo del metabolismo abbastanza diffuso nelle persone over 65 anni, ma anche più giovani. Consiste in una riduzione della massa ossea, che diventa rarefatta e porosa e quindi più fragile e soggetta a rotture. 



LE CAUSE

La causa fondamentale è la carenza di calcio e vitamina D3 dovuta a fattori ormonali, ma anche allo stile di vita, all'alimentazione e all'età. 

UN PROBLAMA DA DONNE?

Certo le donne sono più colpite, in quanto la variazione ormonale a cui sono soggette dopo la menopausa è una delle maggiori cause, ma questo non esclude che anche una certa percentuale di uomini debba combattere contro questo problema., 

QUALI SONO LE CONSEGUENZE ?

La fragilità ossea a cui si giunge porta ad un alto rischio di fratture sia in seguito a cadute sia spontanee . Le fratture più comuni sono al polso e all'avanbraccio, ma anche alle vertebre, al femore, all'anca. 

Non tutti coloro che soffrono di osteoporosi, per fortuna subiscono una frattura, ma accusano dolori, disturbi funzionali e ingobbimento.


COME PREVENIRE

  • La miglior arma è l'esercizio fisico. L'ideale sarebbe cominciare a farlo fin da giovani, in modo da arrivare già preparati, ma non è mai troppo tardi per cominciare a camminare, ballare, saltare...questi sono i movimenti che aiutano a rinforzare lo scheletro. 
  • Ci possiamo aiutare anche con l'alimentazione. I cibi più ricchi di calcio sono i latticini, la frutta secca, i broccoli, gli spinaci, il salmone, i fagioli.
  • La vitamina D3 invece è prodotta dal nostro stesso corpo quando si espone alla luce solare. E' importante fare il pieno durante la bella stagione restando il più tempo possibile all'aria aperta. In inverno, quando le ore di luce sono meno e quando spesso piove possiamo ovviare assumendo della vitamina D3 che si trova in farmacia in varie concentraioni e formulazioni. E' sufficiente fare un esame del sangue per dosare il nostro livello nel sangue e il nostro medico ci potrà consigliare sulla dose da prendere. 

COSA EVITARE

Diete squilibrate, eccesso di alcool e fumo, sono cose che peggiorano praticamente ogni tipo di patologie e così è anche per l'osteoporosi. 

martedì 17 novembre 2015

HO DOLORE E IL MEDICO MI PRESCRIVE ANTIDEPRESSIVI. PERCHE'?

Da farmacista spesso mi capita di dover rassicurare clienti, che andati dal medico per un mal di schiena cronico o per dolori insistenti, si vedono prescrivere farmaci che, all'apparenza hanno poco a che fare con il loro problema, come antidepressivi e antiepilettici.

E' bene sapere che circa 2 milioni di persone in italia soffrono di quel che viene definito 
DOLORE NEUROPATICO.

Normalmente il nostro tessuto nervoso ci permette di sentire dolore quando qualche "distretto" del nostro corpo sta subendo un danno. 
Il dolore è il primo meccanismo di difesa per farci correre ai ripari. 
Nel momento in cui il problema viene risolto, il male cessa.
Ci sono dei casi, però , in cui il danno riguarda il tessuto nervoso stesso: in questi casi noi continueremo a percepire dolore anche se in realtà non ci sono cause specifiche. In questo caso parleremo di dolore neuropatico ( centrale o periferico)
Non è facile per un medico, riuscire a capire qual è l'origine del dolore: spesso le componenti nocicettive si uniscono a quelle neuropatiche, ma è comunque possibile con indagini specifiche risalire alla causa.
I sintomi di un dolore neuropatico sono : bruciori, risposte esagerate a stimoli normalmente poco dolorosi, formicolii.


Alcune patologie importanti hanno una forte componente neuropatica ( diabete,  HIV, sclerosi multipla ) e in questi casi sarà l'accordo di più specialisti a decidere la giusta terapia, ma si parla anche di mal di schiena irradiato, per intendere un dolore neuropatico che colpisce tutta la schiena senza essere correlato a null'altro, oppure di dolore post-erpetico in seguito ad Herpes.

I farmaci   agiranno  sul tessuto nervoso stesso.
L'attuale trattamento farmacologico prevede l'utilizzo di antidepressivi triciclici e anticonvulsivanti, cioè farmaci usati per la depressione e per l'epilessia (duloxetina, venlafaxina, gabapentin), magari abbinati ad antidolorifici come il tramadolo.
Nella neuropatia erpetica spesso vengono prescritti anestetici in forma di cerotto.

Il consiglio è di attenersi ai consigli del medico. Spesso i dosaggi di questi farmaci, vanno aggiustati in corso di terapia, perchè non tutti reagiamo alla stessa maniera a molecole di questo tipo, ma armiamoci di pazienza e buona volontà e diamo fiducia alla medicina. Comunque, in caso di dubbi, non esitate a chiedere spiegazioni al vostro medico o al farmacista!


mercoledì 30 settembre 2015

MAL DI SCHIENA, CERVICALE, LOMBALGIA....CHE DOLORE!!

Chi non ha mai sofferto di almeno uno di questi problemi?
Sopra una certa età diventano talmente diffusi da essere chiamati semplicemente "dolori", ma anche in età giovanile può accadere di rimanere bloccati dal male.


Il dolore può essere di due tipi:
-MIALGIA:   riguarda i muscoli
-ARTRALGIA : riguarda  le articolazioni

In entrambi i casi le parti maggiormente coinvolte riguardano la schiena ( soprattutto in zona cervicale e lombare).
Non è da trascurare che se il dolore è molto intenso e protratto nel tempo è necessario un consulto medico, spesso dallo specialista, per indagare l'eventuale presenza di patologie importanti o degenerative.

Ma il dolore momentaneo , che dura qualche giorno, solitamente è affrontato con l'automedicazione.

COSA CAUSA I DOLORI CERVICALI?
  • una contrazione dei muscoli del collo: brusco cambio di temperatura, posizione scorretta nel sonno, movimento sbagliato
  • artrosi: normalmente legata ad un dolore più intenso la mattina, che si allevia col movimento durante la giornata.
E I DOLORI LOMBARI?
  • sforzi intensi o bruschi causano contrazione muscolare: il dolore è improvviso e lancinante.
  • artrosi o ernia al disco : in questo caso il dolore comincia in sordina e va ad aumentare col passare del tempo.
  • infiammazione del nervo "sciatico": in questo caso la lombalgia diventa lombosciatalgia e si irradia in tutta una gamba spesso fino al piede.
DOLORI IN ALTRE PARTI...

Come per esempio l'anca, il ginocchio spesso sono dovute all'artrosi e al consumo delle cartilagini.
Dolore alla spalla, spesso è dovuto a periartrite, infiammazione del tessuto che circonda l'articolazione. Spesso interessa persone anche giovani che compiono movimenti ripetuti (parrucchiere, tennisti)

COSA FARE?

Se il dolore è temporaneo e abbiamo escluso patologie importanti, ci vengono in aiuto i farmaci ANTIINFIAMMATORI:
I Più comuni sono i FANS:   ketoprofene (Oki, ketodol) diclofenac (voltadvance, dicloreum) ibuprofene (moment, cibalgina fast, brufen, buscofen, nurofen) naprossene (momendol, aleve) .
Ricordiamo che sono fastidiosi per lo stomaco, quindi vanno assunti a stomaco pieno e per non più di qualche giorno. Potrebbero anche dare problemi alla pressione quindi da assumere con moderazione.
Nel caso in cui proprio non si possano assumere l'alternativa è il paracetamolo (tachipirina).
Nei dolori muscolari funziona molto bene l'acido acetilsalicilico (aspirina) ma anche questa ha controindicazioni sullo stomaco, sulla fluidità del sangue e non può essere assunta sotto i 16 anni.

Un'alternativa meno invasiva è l'applicazione dei suddetti principi in via topica, locale ( creme, unguenti e schiume). in questa forma esistono anche preparati a base di capsico che favoriscono l'afflusso di sangue e nel contempo tolgono un po' il dolore.


MA A PARTE ASSUMERE FARMACI POSSO FARE QUALCOS'ALTRO?

  • Riposo assoluto se il dolore è intenso
  • riposo relativo, della parte interessata
  • massaggi da un fisioterapista (che non infiammi ulteriormente la parte interessata)
  • fare sempre riscaldamento prima di attività sportiva.
  • per artrosi e torcicollo funziona bene il calore ( cerotti riscaldanti o termofori)
  • se il dolore è di tipo infiammatorio ( sciatalgia) è più utile la borsa del ghiaccio a intervalli non troppo prolungati

mercoledì 5 agosto 2015

...E SE MI PUNGE UN IMENOTTERO?

Con il termine IMENOTTERI si intendono api, vespe, calabroni e affini. In primavera ed estate riempiono i nostri prati e aumenta la probabilità di venire punti.
COSA FARE?
Innanzitutto preveniamo.
Facciamo una sostanziale differenza.

Le api generalmente pungono solo se si sentono in grosso pericolo: sanno benissimo di andare incontro a morte per perdita del pungiglione.  Quindi basta evitare di infastidirle .  Spesso la puntura è  accidentale...si incastrano tra i capelli, le schiacciamo inavvertitamente... allora in quel caso vedremo poi come comportarci.
 
Il bombo è quell'insetto coi colori dell'ape ma tondo e pelosetto. È un insetto pacifico e anche lui raramente punge anche se questo non causerebbe la sua morte. Comunque l'eventualità che ci punga è estremamente rara.
 
Vespa e calabrone invece pungono quando ne hanno voglia. Sono gli insetti a cui dobbiamo stare più attenti con comportamenti particolari.
 
1. Sono attratti da odori.
Dal profumo e dall'odore del cibo.
In particolare amano lo zucchero
2. Detestano i colori vivaci e il nero
3. Sono infastiditi da rumori molesti e   movimenti bruschi
 
QUINDI...
Se siamo all'aria aperta, soprattutto nei campi...vestiamoci di bianco  o di verde.
Non mettiamo profumo.
Evitiamo di camminare scalzi sul prato.
Se durante il Pic Nic una vespa comincia a ronzarci intorno, non ci mettiamo ad urlare e scappare. Cerchiamo di coprire il cibo in modo che vengano attutiti gli odori e allontaniamoci  un attimo con movimenti naturali. Attenzione alle lattine. A volte ci si infilano dentro.
 
NONOSTANTE TUTTO MI HANNO PUNTO
per prima cosa bisogna estrarre il pungiglione. Quello delle api è seghettato quindi è meglio non strizzare. Meglio un movimento dal basso verso l'alto che lo estragga, con qualcosa di appuntito.
Subito  dopo ghiaccio
Gonfiore e rossore perdureranno per un paio di giorni. Applicare una crema cortisonica.
 
Chi è allergico avrà una reazione ben diversa. Il gonfiore sarà esteso anche alle parti limitrofe.  Potrebbe apparire orticaria anche in parti lontane del corpo.
Nei casi più gravi appaiono difficoltà respiratorie o addirittura shock anafilattico. È necessaria un'iniezione di adrenalina. Chi sa di essere allergico ce l'ha sempre con sé,  se è la prima volta chiamate il 118.
In ogni caso è necessario stare calmi. Sia prima, per evitare di attirare l'attenzione dell'insetto sia dopo....e Buone vacanze a tutti.