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sabato 23 luglio 2016

GRAMIGNA : effetti benefici di un infuso

La Gramigna è da tutti conosciuta come erba infestante. Il nome scientifico è Agropyrum repens, ma il suo soprannome è dente canino, in quanto i cani la masticano perché riconoscono le sue proprietà digestive. La sua rapida crescita e lo sviluppo delle sue radici la rendono dannosa per altre colture, ma nasconde anche qualcosa di buono. 
La gramigna contiene:
  • olii essenziali
  • saponine
  • mucillagini
  • tricitina
  • agropirene 
È diuretica, depurativa, antisettica, antipertensiva, digestiva,  grazie al contenuto in  mucillagini che proteggono l'esofago, alleviano i bruciori in caso di gastrite e facilitano il transito.  
Contribuisce alla  regolarità intestinale e alla depurazione epatica. 
È un buon rimedio contro le emorroidi e ha un' azione importante anche a livello cutaneolenisce rossori e contribuisce a depurare una pelle acneica. 

COME ASSUMERLA?
Si presenta sotto forma di tronchetti di rizoma. (simile ad una radice)
5-10 grammi di rizoma in una tazza di acqua bollente.
Si può fare un infuso o un decotto. Filtrare il tutto e bere.
 
Non è consigliata in gravidanza e allattamento per due  motivi: 
  • tutto ciò che è naturale va assunto con criterio perché potrebbe dare reazione allergica e in gravidanza è sempre meglio evitare
  • meglio non perdere troppi liquidi in allattamento , potrebbe ridurre il latte o indebolire la mamma.
È necessario fare attenzione in  caso di calcoli renali: se è vero che stimola la litiasi e quindi assumere gramigna aiuta ad eliminare il rischio di formazione , è anche vero che è bene non esagerare con i diuretici quando in corso abbiamo uno stato infiammatorio. Durante una colica è meglio attenersi alle indicazioni del nefrologo.
 
 Sostanze con forte azione diuretica potrebbero interferire con l'assorbimento di alcuni principi attivi, quindi chiedete al medico nel caso in cui siate in cura con dei farmaci specifici.

giovedì 21 luglio 2016

E' ORA DI ABBRONZARSI

Eccoci, come ogni anno al nostro appuntamento con la tintarella e quindi con i consigli su come abbronzarsi senza rischi e assicurandoci un invidiabile colorito.
 
Innanzitutto è necessario sapere che
 prendere il sole fa bene
 
DONA UN COLORITO SANO E STIMOLA LA PRODUZIONE DI VITAMINA D CHE FA TANTO BENE ALLE OSSA!
 
Ma ciò è vero solo se è preso con moderazione!!
 
L'abbronzatura che dura, purtroppo si ottiene dopo la prima settimana di esposizione quindi, se hai solo una settimana di ferie al mare, non metterti al sole selvaggio nella speranza di diventare scuro...otterresti un colore rosso, magari eritemi o scottature e tutto svanirà nella settimana di rientro a casa. Divertiti e non pensare al colore!
 
Se però il tuo obiettivo è ottenere una bella tinta sana e scura, complici i pomeriggi all'aperto, in piscina, in bicicletta, in montagna e magari qualche settimana al mare allora puoi seguire questi semplici consigli:
 
1) qualche settimana prima di esporti al sole fai uno  SCRUB al corpo, per rimuovere le cellule morte e rendere la pelle più reattiva. (attenzione, non fare lo scrub subito prima di andare al mare...la pelle si arrossa e diventa sensibile )
 
2) BEVI MOLTO. Corpo idratato= pelle sana e luminosa
 
3) Inserisci nella dieta alimenti ricchi di VITAMINE:
    C  =  agrumi e kiwi
    E  =  broccoli e uova
    B-CAROTENE e vit. A  =  carote, albicocche, ciliegie, meloni
 
 
E' ARRIVATO IL MOMENTO DI ESPORSI AL SOLE:
 
Inutile dirlo , la cosa più importante è la CREMA SOLARE,  che sia adatta al tuo fototipo.
Non pensare che una protezione solare alta non ti faccia abbronzare, meglio prendere colore poco alla volta che ustionarsi e spellarsi. Ricorda che la crema va rimessa ogni volta che fai il bagno!
 
 
 
 
 
L'esposizione al sole deve essere GRADUALE.  Mettiti direttamente al sole per 20 minuti alla volta, poi stai sotto l'ombrellone o all'ombra, darai il tempo alla pelle di abituarsi e abbronzarsi senza rossori.
 
Evita le ore centrali della giornata (11,00 - 15,00), servono solo a farti venire colpi di calore
 
 
 
Non mettere TRUCCO  o PROFUMI, ipersensibilizzano la pelle  e oltretutto macchiano, colano con il caldo...insomma, lascia perdere!
 
NON STARE SDRAIATA sul lettino! prendi il sole in movimento! Oltre al beneficio sulla salute e sulla circolazione avrai un'abbronzatura più omogenea!!!
 
ASCIUGATI sempre quando esci dall'acqua, le goccioline fanno effetto specchio e favoriscono scottature
 
Dopo una giornata in mare, fai una doccia con ACQUA DOLCE, per lavare via la salsedine che secca la pelle!
 
 
Usa dei prodotti protettivi anche per i CAPELLI : si seccano !
 
Lascia perdere i rimedi casalinghi per abbronzarti velocemente: ormai lo sanno tutti che fanno solo danni!
 
 
E  poi...pensa che un bel colore dona a tutti, ma l'abbronzatura selvaggia...
NON E' PIU' DI MODA!
 
BUONE VACANZE!

 
 

martedì 12 luglio 2016

LA PELLE IN MENOPAUSA

L'argomento di oggi interessa solo il mondo femminile, ma  prima o poi, coinvolge tutte quante.
 
La menopausa è un momento della vita di ogni donna che normalmente appare in modo fisiologico tra i 49 e i 52 anni, ma che può interessare anche prima (soprattutto quando a causarla sono cause improvvise come una malattia o un intervento) oppure dopo.
 
Si può dire di essere definitivamente in menopausa quando il ciclo non compare più da un anno. Terminata l' attività ovarica, cessa la produzione degli ormoni femminili, estrogeni e progestinici, che se tanto ci hanno dato fastidio durante l'età fertile a causa degli sbalzi d'umore, gonfiori e quant'altro, in realtà erano nostri alleati in termini di protezione cardiocircolatoria, osteoporosi, disturbi urologici e nervosi e ....si anche per la nostra pelle.
 
 
Il primo sintomo della menopausa che riguarda la nostra pelle è la XEROSI, normalmente chiamata SECCHEZZA. Accompagnata da perdita di elasticità e idratazione  e assottigliamento.
 
Questo è il motivo della comparsa delle rughe, del fatto che la pelle diventa più sensibile e tende ad arrossarsi, della perdita di consistenza e quindi del rilassamento della pelle di collo e decolletè.  Macchie ipercromiche ( scure ) oppure ipocromiche (chiare ) sul viso e sul dorso delle mani sono abbastanza frequenti.
 
COSA FARE?
 
innanzitutto una buona protezione solare, non solo al mare, ma anche in città in tutte le zone del corpo fotoesposte .
Usare delle buone creme da giorno contenti vitamina A ed E e per la sera con acido ialuronico, ceramidi, pantenolo, vitamina C. Creme schiarenti aiutano a mitigare le discromie.
 
La secchezza delle mucose  va di pari passo con quella della pelle e forse  è ancora più fastidiosa in quanto non solo antiestetica.
  1. A livello genitale si verificano fastidi e pruriti che possono essere contrastati con gel lubrificanti, detergenti lenitivi specifici umettanti e nei casi più importanti anche con medicinali topici.
  2. la mucosa oculare può essere reidratata con colliri a base di acido ialuronico
  3. eventuale secchezza del cavo orale si allevia con risciacqui specifici.
In ogni caso l'importante è parlarne con il medico o con il farmacista. E' vero che la menopausa è un momento naturale nella vita di una donna , ma è anche vero che esistono dei rimedi per viverla al meglio!

venerdì 10 giugno 2016

ESAMI IN VISTA : il segreto per una memoria al TOP

Gli esami si avvicinano! Manca lo sprint finale, ma proprio non avete la forza di affrontarlo. Dopo un anno di studio e un paio d'anni di scuola difficile pare che nulla rimanga più in testa proprio in questo momento in cui servirebbe più memoria.



Molti studenti ricorrono a  vitamine e caffeina, ma è importante sapere che se la stanchezza si accompagna con l'ansia il metodo migliore per arrivare agli esami in forze e con buona memoria è quello alimentare. 

Ecco qui alcune semplici regole:

  1. NON INGERITE TROPPE CALORIE.  A meno che non siate dei grandi sportivi, tutto ciò che è ipercalorico, si accumula nel vostro organismo come grasso. E il grasso significa colesterolo e trigliceridi nelle arterie , rallentamento del flusso sanguigno, minor velocità con cui arriva l'ossigeno nei vari distretti corporei compreso il cervello... quindi STATE LEGGERI!
  2. EVITATE I PICCHI DI ZUCCHERI!   E' vero, lo zucchero è cibo per il cervello, ma se ingerite alimenti troppo zuccherini, inducete una produzione massiccia di insulina che vi porterà subito dopo ad un picco ipoglicemico....e questi sbalzi provocano stanchezza e sonnolenza. Questo non giova al vostro studio!
  3. PREFERITE I CARBOIDRATI INTEGRALI, che vi forniscono lo zucchero necessario senza troppi sbalzi glicemici.
  4. MANGIATE TANTO PESCE. Non perché contiene fosforo (che è contenuto in molti altri alimenti e aiuta il sistema nervoso ma non la memoria), ma perché è ricco di OMEGA 3, delle sostanze utilissime per ripulire le arterie e rendere la circolazione più veloce!
  5. FATE SPUNTINI DI FRUTTA E VERDURA, anche loro ricche in antiossidanti. Ci rendono più reattivi e meno stanchi.
  6. CERCATE DI RIPOSARE . Dormire 8 ore a notte è essenziale per ricaricarsi, ma evitate anche di dormire troppo a lungo. Se non riuscite a stare tranquilli aiutatevi con qualcosa di naturale come Valeriana, Biancospino, Escolzia. Non assumete farmaci per dormire...sareste intontiti anche di giorno!!


Notoriamente ai ragazzi non sono molto gradite verdure e frutta. Solo nel caso in cui proprio non si riescano ad ingerire le vitamine necessarie con la dieta allora ci vengono in aiuto gli integratori.

INTEGRATORI  CON VITAMINA E-A-C


INTEGRATORI  DI VITAMINA B
  • B1     utile per il sistema nervoso
  • B5-B6   aiutano vista e pelle
  • B3     tono dell'umore e sistema immunitario
SELENIO- ZINCO-MAGNESIO-FERRO
minerali per chi soffre di stanchezza



Ricordatevi di fare sempre una buona colazione, per evitare di arrivare a pranzo con troppo appetito e per concentrarvi meglio nella mattinata. A pranzo non esagerate, solo il primo (carboidrati) senza troppo condimento oppure un secondo di carne o di pesce. A cena, alternate, mangiando quello che non avete preso a pranzo. Considerate che il secondo, proteine, vi danno la carica, mentre il primo ( carboidrati) vi rilassa.

Detto questo in bocca al lupo a tutti gli studenti soprattutto a quelli che devono affrontare qualche  esame!!!

sabato 7 maggio 2016

ACNE GIOVANILE

L'acne è una delle patologie cutanee più frequenti nei giovani adolescenti e per questo si chiama spesso "giovanile".
E' in realtà un'infiammazione dell'unità pilo-sebacea e si manifesta in varie zone del corpo. Le più colpite sono il viso e la schiena.
Sul viso si osserva maggiormente sulla fronte, intorno al naso e sul mento.
Ha un andamento altalenante. Nelle ragazze spesso si acutizza in prossimità del ciclo mestruale, ma anche nei ragazzi ci sono momenti in cui è lieve ed altri in cui è più manifesta.




Innanzitutto pare ci sia una forte componente genetica, una sorta di predisposizione, quindi non diamo interamente la colpa all'alimentazione! E' vero che alcuni cibi possono infiammare ulteriormente, ma la causa va ricercata nel nostro DNA.

Colpisce circa l' 80% dei ragazzi, chi più chi meno.

Possiamo classificarla in :

  1. ACNE LIEVE : è sufficiente un trattamento cosmetico
  2. INTERMEDIA: un trattamento cosmetico nei periodi di remissione e uno farmacologico nelle riacutizzazioni
  3. GRAVE: trattamento cutaneo farmacologico, alternato con trattamento farmacologico sistemico (per bocca)

La cosa essenziale, per tutti , è la detersione mattino e sera. 
Ci sono in commercio, gel, mousse e acque micellari specifiche. 

Dopo la detersione è utile l'applicazione di una crema ad azione opacizzante, se il problema è la pelle lucida, cheratolitica ed esfoliante se compaiono tanti brufoletti. 
Le sostanze presenti in tali creme saranno ALFA-IDROSSIACIDO, RETINOLO, ACIDO PIRUVICO, VITAMINA K1, ACIDO AZELAICO. 

Nel caso in cui serva un trattamento locale antimicrobico si utilizzeranno creme a base di CLINDAMICINA, ERITROMICINA, ma in questo caso è bene sentire un dermatologo e non affidarsi al fai da te. 

A maggior ragione è bene sentire uno specialista nel caso di necessità di terapia antibiotica per bocca. Ci potrebbero essere degli effetti collaterali. Alcuni principi attivi molto efficaci contro l'acne, hanno un'azione teratogena , cioè, in caso di gravidanza , possono portare a malformazioni del feto, quindi vanno assunti facendo periodici controlli.

venerdì 18 marzo 2016

STANCHEZZA DI PRIMAVERA

La primavera è alle porte e comincia a farsi sentire la stanchezza. E' fisiologico!  Tutta la natura si risveglia e anche il nostro organismo entra in armonia con i cambiamenti climatici e accusa sonnolenza e senso di spossatezza. Purtroppo la vita di tutti i giorni non ci permette di riposare sugli allori e allora tutti siamo alla ricerca di qualcosa che ci  dia una mano almeno ad arrivare alla fine della giornata.

Ci vengono in aiuto i classici complessi vitaminici, tipo Supradyn o Multicentrum, ma a parere mio servono di più ad integrare delle carenze alimentari. 
I sali minerali, sono più mirati a ripristinare i liquidi, quindi sono perfetti in estate, per chi fa molto sport, o in seguito a virus gastrointestinali. 
La pappa reale è un buon tonico, ma aiuta anche l'appetito e molte donne (perennemente attente alla linea) non vogliono nulla che aumenti la loro voglia di mangiare!

Molte piante officinali hanno buone caratteristiche energetiche  , non sovraccaricano l'organismo e non fanno ingrassare:

  1. COLA : Si utilizzano i semi. Hanno proprietà energetica e stimolante. Sostiene l'organismo in caso di affaticamento
  2. ELEUTEROCOCCO: Pianta originaria della Siberia. Ha proprietà stimolanti e antistress. aumenta la resistenza a stress fisici e mentali.
  3. GINSENG : la radice ha buone proprietà energetiche. Ha azione tonica sul cuore. va assunto con cautela da chi soffre di ipertensione.
  4. GUARANA' : Si utilizzano i semi. E' energizzante, saziante, stimolante e oltretutto riduce il colesterolo e la glicemia
  5. RODIOLA : Si usa il rizoma. Buone capacità antistress, favorisce la memoria e l'apprendimento.In Siberia è nota come "pillola della felicità".


venerdì 26 febbraio 2016

LA CELIACHIA IN PAROLE POVERE

Tutti avrete sentito parlare di celiachia. Anni fa era una condizione perlopiù sconosciuta. 
Chi ne soffriva spesso non ne era nemmeno al corrente.
In realtà non è una malattia in senso stretto del termine, ma una condizione difficile da diagnosticare.


Spesso rimane silente per anni, salvo poi manifestarsi in maniera importante in età adulta. Nella maggior parte dei casi si mostra con tipici sintomi gastrointestinali, ma in alcuni soggetti porta a rallentamento nella crescita , infertilità nella donna e infiammazioni al colon che, se non curate possono portare al tumore.

1 persona su 100 in Italia oggi sa di avere la celiachia

MA DI FATTO COS'E'?

E' una reazione dell'organismo ad una proteina contenuta nel glutine, la GLIADINA.
L'organismo risponde alla presenza di questa proteina producendo anticorpi e sviluppando una forte infiammazione a livello dell'intestino.
I villi intestinali, sempre infiammati, si appiattiscono e non sono più in grado di provvedere al giusto assorbimento delle sostanze nutritive. 
Affinchè avvenga questa reazione ci deve essere una predisposizione genetica e la presenza nell'organismo di una quantità di glutine di almeno 100mg. al giorno.
La predisposizione è due volte più frequente nelle donne, e molto più comune nelle popolazioni di razza caucasica, perchè hanno dei consumi di glutine decisamente superiori rispetto ad asiatici e africani.

E IL GLUTINE? DOVE SI TROVA?

Il glutine è una sostanza che si forma dall'impasto con acqua della farina di alcuni cereali: avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta, triticale.
Quindi lo possiamo trovare nella pasta, nei dolci, nel pane, nella birra, in tutti i prodotti da forno...


COME SI FA LA DIAGNOSI?

La prima cosa da fare è un esame del sangue.
Va fatto dopo un periodo in cui si assume regolarmente glutine, altrimenti potrebbero esserci dei risultati errati.
Si vanno a cercare degli anticorpi particolari

  • tTGA
  • EMA
  • AGA
Se i valori di questi anticorpi sono elevati c'è una forte probabilità di essere celiaci. Se 2 di questi hanno valori normali lo si può escludere, ma se la positività riguarda 2 su 3 o se i valori sono borderline è necessario fare altri accertamenti. Infatti la celiachia spesso mostra sintomi sovrapponibili ad altre patologie intestinali, come il morbo di Chron, l'insufficienza pancreatica, la sindrome da colon irritabile.

Gli accertamenti successivi consistono in una ESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA che culmina con una BIOPSIA DUODENALE. E' un esame invasivo, ma è l'unico in grado di andare a vedere fisicamente la condizione dei villi intestinali.

Esiste un nuovo test diagnostico, rapido e non invasivo che misura il rilascio delle citochine infiammatorie, ma è ancora in fase sperimentale. Questo test permetterà di evitare di introdurre glutine (cosa che crea problemi ad un celiaco) se non per i 3 giorni precedenti all'esame, e , si spera, potrà evitare la biopsia.

ESISTE UNA CURA?

Si e no. Non essendo una malattia, non c'è una cura, ma un atteggiamento. E' necessario evitare di ingerire glutine. Per fortuna oggigiorno moltissime aziende hanno dedicato linee complete di pane, farina, dolci e prodotti da forno senza glutine, a chi ne ha bisogno.
Le più famose sono Schar, Biaglut, Giusto.
Sul territorio italiano avrete visto anche molti negozi interamente dedicati a questo problema, che preparano anche alimenti freschi.
Molti ristoranti sono attrezzati: è necessario avere delle pentole e delle stoviglie apposite, perchè non ci può essere contaminazione!
Se invitate a casa vostra una persona celiaca informatevi senza problemi dell'atteggiamento che dovrete tenere nel cucinare. Spesso la cosa più semplice è evitare glutine nel menù! Per una sera si può fare! oppure abbiate l'accortezza di tenere il cibo del celiaco ben separato dal vostro!


giovedì 14 gennaio 2016

ERITEMA DA PANNOLINO

Difficilmente ad una mamma non è mai capitato di vedere il proprio bimbo con il sederino arrossato.
Quando il bebè ha il culetto rosso , spesso si tratta di eritema da pannolino.
Interessa il 70% dei neonati dopo la prima settimana di vita e fino ai 18 mesi e oltre.
Si tratta di una normale irritazione della cute che porta a rossore soprattutto in corrispondenza delle pieghe e delle aree convesse.

Sarebbe bene, quanto prima, mostrare il bambino al pediatra, in quanto potrebbe essere confuso con altri problemi più seri e che necessitano di cura medica.

LA NOSTRA PELLE

L'epidermide di un adulto sano è ricoperta di uno strato idrolipidico, prodotto dalle ghiandole sebacee e sudoripare che, col ph acido della cute crea uno strato di protezione. Il neonato invece, deve ancora adattarsi all'ambiente esterno, non ha ancora un ph acido e quindi la sua pelle è più soggetta ad aggressioni. A questo aggiungiamo la costante umidità prodotta dalle urine e dal pannolino che crea un ambiente favorevole al manifestarsi di tutti questi problemi:


  • dermatite o eritema da pannolino:   riconoscibile da puntini rossi nell'area ricoperta dal pannolino. Le cause possono essere lo sfregamento, l'umidità eccessiva, il calore.
  • dermatite atopica : chiazze rosse e pruriginose. Le cause sono endogene, ma sicuramente il caldo o il freddo eccessivo possono solo peggiorare le cose
  • candida : le aree arrossate diventano ben delimitate e circondate da un alone, possono comparire vescicole o pustole.
  • dermatite allergica : arrossamento su tutta l'area, gonfiore, presenza di vescicole. in questo caso è essenziale cambiare tipo di pannolino.

Parliamo ora del normale eritema da pannolino, che normalmente si risolve, con i giusti accorgimenti nell'arco delle 72 ore. 

Regole per la prevenzione e la cura:
  1. cambiare regolarmente il pannolino ed evitare che l'umidità rimanga troppo tempo a contatto con la pelle del piccino.                                                                                                                     
  2. Utilizzare detergenti delicati e applicare una pasta protettiva ad ogni cambio. Se l'eritema è presente sostituire il detergente delicato con acqua fresca. Non usare detergenti che contengano profumi o coloranti.                                                                                                                                
  3. Non strofinare la pelle per asciugarla, ma tamponarla delicatamente                                                    
  4. Non rimettere il pannolino se la pelle è ancora umida                                                                            
  5. lasciare il bambino per un po' di tempo ogni giorno senza pannolino per far respirare la pelle.

QUALI SONO LE PASTE ADATTE DA APPLICARE AD OGNI CAMBIO?

Le classiche all'ossido di zinco vanno bene come protettive, ma spesso , quelle molto lipofile sono talmente persistenti che vanno strofinate per l'eliminazione e quindi vanificano tutti i nostri buoni propositi. Se il bambino ha la pelle particolarmente delicata ed è soggetto a dermatiti meglio preferire lanolina e pantenolo.
La lanolina è molto simile al sebo umano quindi  utile per proteggere la cute da sostanze irritanti. L'unica cosa fastidiosa è che la lanolina pura è piuttosto densa ed ha cattivo odore. 
Il pantenolo ha un ruolo importante nei processi di rigenerazione cellulare e quindi aiuta il benessere della nostra "barriera cutanea". 

In commercio esistono diverse formulazioni:
Fissan, babygella, penaten,  sono le marche più famose per paste all'ossido di zinco.
Eryplast è pasta all'acqua, quindi con ossido di zinco al 25%. Crea una barriera efficace, ma è difficile da eliminare.
Purelan è sola lanolina, usata anche per ragadi della mammella
Bepanthenol contiene lanolina  e pantenolo ed ha il vantaggio di essere trasparente ed inodore, di facile stendibilità.

E' inutile ricordare, che se la situazione non dovesse migliorare o ci sono vescicole e pustole è necessario sentire il medico.

Un consiglio in più che mi sento di dare. Ultimamente sento molti neogenitori che, in uscita dall'ospedale, vengono ad acquistare il cotone idrofilo per pulire il culetto del bambino. Indubbiamente il contatto col cotone è il migliore in assoluto, ma per esperienza non userei il cotone idrofilo, che può lasciare antipatici peli sulla pelle del bebè, meglio delle garzine di cotone. 
O meglio ancora, acqua corrente!