Cerca nel blog

giovedì 14 gennaio 2016

ERITEMA DA PANNOLINO

Difficilmente ad una mamma non è mai capitato di vedere il proprio bimbo con il sederino arrossato.
Quando il bebè ha il culetto rosso , spesso si tratta di eritema da pannolino.
Interessa il 70% dei neonati dopo la prima settimana di vita e fino ai 18 mesi e oltre.
Si tratta di una normale irritazione della cute che porta a rossore soprattutto in corrispondenza delle pieghe e delle aree convesse.

Sarebbe bene, quanto prima, mostrare il bambino al pediatra, in quanto potrebbe essere confuso con altri problemi più seri e che necessitano di cura medica.

LA NOSTRA PELLE

L'epidermide di un adulto sano è ricoperta di uno strato idrolipidico, prodotto dalle ghiandole sebacee e sudoripare che, col ph acido della cute crea uno strato di protezione. Il neonato invece, deve ancora adattarsi all'ambiente esterno, non ha ancora un ph acido e quindi la sua pelle è più soggetta ad aggressioni. A questo aggiungiamo la costante umidità prodotta dalle urine e dal pannolino che crea un ambiente favorevole al manifestarsi di tutti questi problemi:


  • dermatite o eritema da pannolino:   riconoscibile da puntini rossi nell'area ricoperta dal pannolino. Le cause possono essere lo sfregamento, l'umidità eccessiva, il calore.
  • dermatite atopica : chiazze rosse e pruriginose. Le cause sono endogene, ma sicuramente il caldo o il freddo eccessivo possono solo peggiorare le cose
  • candida : le aree arrossate diventano ben delimitate e circondate da un alone, possono comparire vescicole o pustole.
  • dermatite allergica : arrossamento su tutta l'area, gonfiore, presenza di vescicole. in questo caso è essenziale cambiare tipo di pannolino.

Parliamo ora del normale eritema da pannolino, che normalmente si risolve, con i giusti accorgimenti nell'arco delle 72 ore. 

Regole per la prevenzione e la cura:
  1. cambiare regolarmente il pannolino ed evitare che l'umidità rimanga troppo tempo a contatto con la pelle del piccino.                                                                                                                     
  2. Utilizzare detergenti delicati e applicare una pasta protettiva ad ogni cambio. Se l'eritema è presente sostituire il detergente delicato con acqua fresca. Non usare detergenti che contengano profumi o coloranti.                                                                                                                                
  3. Non strofinare la pelle per asciugarla, ma tamponarla delicatamente                                                    
  4. Non rimettere il pannolino se la pelle è ancora umida                                                                            
  5. lasciare il bambino per un po' di tempo ogni giorno senza pannolino per far respirare la pelle.

QUALI SONO LE PASTE ADATTE DA APPLICARE AD OGNI CAMBIO?

Le classiche all'ossido di zinco vanno bene come protettive, ma spesso , quelle molto lipofile sono talmente persistenti che vanno strofinate per l'eliminazione e quindi vanificano tutti i nostri buoni propositi. Se il bambino ha la pelle particolarmente delicata ed è soggetto a dermatiti meglio preferire lanolina e pantenolo.
La lanolina è molto simile al sebo umano quindi  utile per proteggere la cute da sostanze irritanti. L'unica cosa fastidiosa è che la lanolina pura è piuttosto densa ed ha cattivo odore. 
Il pantenolo ha un ruolo importante nei processi di rigenerazione cellulare e quindi aiuta il benessere della nostra "barriera cutanea". 

In commercio esistono diverse formulazioni:
Fissan, babygella, penaten,  sono le marche più famose per paste all'ossido di zinco.
Eryplast è pasta all'acqua, quindi con ossido di zinco al 25%. Crea una barriera efficace, ma è difficile da eliminare.
Purelan è sola lanolina, usata anche per ragadi della mammella
Bepanthenol contiene lanolina  e pantenolo ed ha il vantaggio di essere trasparente ed inodore, di facile stendibilità.

E' inutile ricordare, che se la situazione non dovesse migliorare o ci sono vescicole e pustole è necessario sentire il medico.

Un consiglio in più che mi sento di dare. Ultimamente sento molti neogenitori che, in uscita dall'ospedale, vengono ad acquistare il cotone idrofilo per pulire il culetto del bambino. Indubbiamente il contatto col cotone è il migliore in assoluto, ma per esperienza non userei il cotone idrofilo, che può lasciare antipatici peli sulla pelle del bebè, meglio delle garzine di cotone. 
O meglio ancora, acqua corrente!

mercoledì 16 dicembre 2015

TISANA PER LE FESTE

Non mi so spiegare il motivo,  ma sotto le feste molte persone amano consumare tisane. Forse il freddo invoglia ad assumere bevande calde o forse le vacanze concedono un pò  di tempo libero per un attimo di relax. 

Suggerisco allora una tisana depurativa, dal buon sapore e utile per depurare il nostro organismo magari un pò appesantito dall'alimentazione non proprio leggera delle feste.

Bardana radice 30g
Carciofo foglie 20g
Tarassaco foglie 20g
Boldo foglie 10g
Achillea sommità 10g
Finocchio semi 5 g
Melissa foglie 5g

Mettere un cucchiaino di miscela in 250 ml. Di acqua bollente, coprire il recipiente in modo da lasciare in infusione per qualche minuto. Filtrare. Bere un paio di volte al giorno.

I componenti di questa tisana lavorano in sinergia su stomaco, fegato, reni e intestino lasciando una piacevole sensazione di leggerezza in tutto il sistema gastroenterico.

Da provare!

giovedì 26 novembre 2015

TOSSE GRASSA O TOSSE SECCA?

Spesso quando vi recate dal vostro farmacista per ottenere un rimedio per la tosse, vi sentite chiedere: " grassa o secca? ".
Da farmacista il più delle volte vi assicuro che la risposta è : "un po' tutte due! "
Questo mi fa capire che forse non è ben chiaro il concetto.

Innanzitutto:
COS'E' LA TOSSE

E' la risposta naturale dell'organismo alla presenza di qualcosa di fastidioso o dannoso a livello del tratto respiratorio. 
Espulsione rapida di aria dai polmoni.

Le cause della tosse sono diverse: 
  1. infezioni delle vie aeree, o infiammazioni
  2. asma
  3. allergie
  4. presenza di sostanze fastidiose ( polvere, sostanze chimiche)
  5. acidità gastrica
  6. alcuni farmaci, soprattutto anti-ipertensivi

La tosse "grassa" è quella dove si sente la presenza di catarro.
La tosse "secca" invece è quella fastidiosa e continua che non è accompagnata da catarro . 

Per la tosse "grassa" sono utili i MUCOLITICI. 

Spesso si è ingannati dalla percezione che il catarro sia già qualcosa di fluido, e molte persone pensano di non dover utilizzare un fluidificante. 
In realtà è proprio il mucolitico, che diluisce il catarro e ne permette l'eliminazione!!
Usando un sedativo nel caso di tosse grassa, si impedisce il meccanismo che porta alla guarigione. Bisogna , invece, rendere il catarro morbido e permettergli di uscire dai bronchi. Se non si facesse questo, si disidraterebbe e ristagnerebbe, diventando sito probabile di infezione, portando a patologie bronchiali.

I mucolitici esistono in forma di sciroppo (occhio allo zucchero se si è diabetici), bustine, compresse, aerosol. Ognuno sceglierà la formulazione più adatta seguendo anche il consiglio del farmacista.
  • acetilcisteina (fluimucil ): in grado di rompere i polimeri del muco
  • bromexina (bisolvon) e ambroxolo (lintos, mucosolvan) : rendono il muco più acquoso e meno vischioso
  • carbocisteina (lisomucil ): modifica la secrezione del muco
  • guaifenesina ( vicks fluidif.) : stimola l'espulsione
Inalare vapori balsamici aiuta l'espettorazione.
Bere molto: tisane, latte e miele, acqua


Per la tosse secca, invece servono dei sedativi.

Questi però vanno assunti con attenzione, perchè sono solo dei sintomatici e , interrompere lo stimolo naturale della tosse potrebbe ritardare la diagnosi di una malattia che invece va curata con altri farmaci.
Il sedativo occorre quando una tosse insistente non permette il riposo, o quando, in seguito a visita medica si è appurato che la tosse è solo la conseguenza di infiammazione alle alte vie aeree.
Quando laringe e trachea , sono infiammate, non si ha la produzione di catarro, ma quel fastidio alla gola che induce la tosse.


I sedativi esistono in caramelle, sciroppi, gocce.
Agiscono sul centro della tosse, quindi a livello nervoso.
Il più forte sedativo per la tosse è la codeina  (paracodina), ma non è di libera vendita in quanto rientra nella categoria dei blandi stupefacenti.
I sedativi di libera vendita sono:
  • destrometorfano (bronchenolo cp., vicks tosse )
  • dropropizina (actiribex tosse, tiocalmina)
e una serie di associazioni anche con antistaminici.

E' importante non trascurare la tosse se associata ad altri sintomi, come malessere, febbre o se si trascina da molto tempo. La tosse è solo un sintomo, quindi va curata prima la patologia che ne è la causa....  per questo bisogna recarsi dal medico che vi ausculterà il torace  e vi prescriverà la giusta terapia.  Se siete dei fumatori, cercate di ridurre il fumo, non fa certo bene !
Dormire con la testa sollevata vi aiuterà ad avere meno accessi notturni.


martedì 17 novembre 2015

HO DOLORE E IL MEDICO MI PRESCRIVE ANTIDEPRESSIVI. PERCHE'?

Da farmacista spesso mi capita di dover rassicurare clienti, che andati dal medico per un mal di schiena cronico o per dolori insistenti, si vedono prescrivere farmaci che, all'apparenza hanno poco a che fare con il loro problema, come antidepressivi e antiepilettici.

E' bene sapere che circa 2 milioni di persone in italia soffrono di quel che viene definito 
DOLORE NEUROPATICO.

Normalmente il nostro tessuto nervoso ci permette di sentire dolore quando qualche "distretto" del nostro corpo sta subendo un danno. 
Il dolore è il primo meccanismo di difesa per farci correre ai ripari. 
Nel momento in cui il problema viene risolto, il male cessa.
Ci sono dei casi, però , in cui il danno riguarda il tessuto nervoso stesso: in questi casi noi continueremo a percepire dolore anche se in realtà non ci sono cause specifiche. In questo caso parleremo di dolore neuropatico ( centrale o periferico)
Non è facile per un medico, riuscire a capire qual è l'origine del dolore: spesso le componenti nocicettive si uniscono a quelle neuropatiche, ma è comunque possibile con indagini specifiche risalire alla causa.
I sintomi di un dolore neuropatico sono : bruciori, risposte esagerate a stimoli normalmente poco dolorosi, formicolii.


Alcune patologie importanti hanno una forte componente neuropatica ( diabete,  HIV, sclerosi multipla ) e in questi casi sarà l'accordo di più specialisti a decidere la giusta terapia, ma si parla anche di mal di schiena irradiato, per intendere un dolore neuropatico che colpisce tutta la schiena senza essere correlato a null'altro, oppure di dolore post-erpetico in seguito ad Herpes.

I farmaci   agiranno  sul tessuto nervoso stesso.
L'attuale trattamento farmacologico prevede l'utilizzo di antidepressivi triciclici e anticonvulsivanti, cioè farmaci usati per la depressione e per l'epilessia (duloxetina, venlafaxina, gabapentin), magari abbinati ad antidolorifici come il tramadolo.
Nella neuropatia erpetica spesso vengono prescritti anestetici in forma di cerotto.

Il consiglio è di attenersi ai consigli del medico. Spesso i dosaggi di questi farmaci, vanno aggiustati in corso di terapia, perchè non tutti reagiamo alla stessa maniera a molecole di questo tipo, ma armiamoci di pazienza e buona volontà e diamo fiducia alla medicina. Comunque, in caso di dubbi, non esitate a chiedere spiegazioni al vostro medico o al farmacista!


mercoledì 30 settembre 2015

MAL DI SCHIENA, CERVICALE, LOMBALGIA....CHE DOLORE!!

Chi non ha mai sofferto di almeno uno di questi problemi?
Sopra una certa età diventano talmente diffusi da essere chiamati semplicemente "dolori", ma anche in età giovanile può accadere di rimanere bloccati dal male.


Il dolore può essere di due tipi:
-MIALGIA:   riguarda i muscoli
-ARTRALGIA : riguarda  le articolazioni

In entrambi i casi le parti maggiormente coinvolte riguardano la schiena ( soprattutto in zona cervicale e lombare).
Non è da trascurare che se il dolore è molto intenso e protratto nel tempo è necessario un consulto medico, spesso dallo specialista, per indagare l'eventuale presenza di patologie importanti o degenerative.

Ma il dolore momentaneo , che dura qualche giorno, solitamente è affrontato con l'automedicazione.

COSA CAUSA I DOLORI CERVICALI?
  • una contrazione dei muscoli del collo: brusco cambio di temperatura, posizione scorretta nel sonno, movimento sbagliato
  • artrosi: normalmente legata ad un dolore più intenso la mattina, che si allevia col movimento durante la giornata.
E I DOLORI LOMBARI?
  • sforzi intensi o bruschi causano contrazione muscolare: il dolore è improvviso e lancinante.
  • artrosi o ernia al disco : in questo caso il dolore comincia in sordina e va ad aumentare col passare del tempo.
  • infiammazione del nervo "sciatico": in questo caso la lombalgia diventa lombosciatalgia e si irradia in tutta una gamba spesso fino al piede.
DOLORI IN ALTRE PARTI...

Come per esempio l'anca, il ginocchio spesso sono dovute all'artrosi e al consumo delle cartilagini.
Dolore alla spalla, spesso è dovuto a periartrite, infiammazione del tessuto che circonda l'articolazione. Spesso interessa persone anche giovani che compiono movimenti ripetuti (parrucchiere, tennisti)

COSA FARE?

Se il dolore è temporaneo e abbiamo escluso patologie importanti, ci vengono in aiuto i farmaci ANTIINFIAMMATORI:
I Più comuni sono i FANS:   ketoprofene (Oki, ketodol) diclofenac (voltadvance, dicloreum) ibuprofene (moment, cibalgina fast, brufen, buscofen, nurofen) naprossene (momendol, aleve) .
Ricordiamo che sono fastidiosi per lo stomaco, quindi vanno assunti a stomaco pieno e per non più di qualche giorno. Potrebbero anche dare problemi alla pressione quindi da assumere con moderazione.
Nel caso in cui proprio non si possano assumere l'alternativa è il paracetamolo (tachipirina).
Nei dolori muscolari funziona molto bene l'acido acetilsalicilico (aspirina) ma anche questa ha controindicazioni sullo stomaco, sulla fluidità del sangue e non può essere assunta sotto i 16 anni.

Un'alternativa meno invasiva è l'applicazione dei suddetti principi in via topica, locale ( creme, unguenti e schiume). in questa forma esistono anche preparati a base di capsico che favoriscono l'afflusso di sangue e nel contempo tolgono un po' il dolore.


MA A PARTE ASSUMERE FARMACI POSSO FARE QUALCOS'ALTRO?

  • Riposo assoluto se il dolore è intenso
  • riposo relativo, della parte interessata
  • massaggi da un fisioterapista (che non infiammi ulteriormente la parte interessata)
  • fare sempre riscaldamento prima di attività sportiva.
  • per artrosi e torcicollo funziona bene il calore ( cerotti riscaldanti o termofori)
  • se il dolore è di tipo infiammatorio ( sciatalgia) è più utile la borsa del ghiaccio a intervalli non troppo prolungati